venerdì 29 luglio 2016

SERIE DI FURTI AD ALCUNE PESCHERIE AMBULANTI DI SOTTOMARINA: CASSE SVUOTATE, DANNI, MISTERO SUGLI AUTORI


Tra domenica 24 e giovedì 28 luglio, una serie di misteriosi furti alle pescherie ambulanti ha funestato Sottomarina. Si parla di almeno sei o sette mezzi coinvolti, cui sono state svuotate le casse all'interno, con danni più o meno gravi. «Nella notte tra domenica e lunedì» racconta un operatore «il mio furgone in via Pigafetta è stato aperto con le chiavi inserite in cassa e il portellone posteriore non chiuso, mi hanno rubato 150 euro, ma a qualche collega è andata peggio, con serratura scassinata. Ad altri hanno sottratto anche il registratore di cassa, un terzo ha subito l'asporto di 700 euro». Tutti i mezzi non erano parcheggiati direttamente sulla strada, bensì abbastanza nascosti in cortili privati. Scontate le denunce alle forze dell'ordine, anche se ora serpeggia lo sconforto, la disperazione e la giusta rabbia: dalla richiesta di telecamere a quella di giustizia. Nessun sospetto al momento, tanta paura anche solo per il pensiero che i ladri agiscano indisturbati alle porte di casa propria.

lunedì 25 luglio 2016

SFIORATO INCIDENTE A SOTTOMARINA: MADRE E BIMBA SALVE PER MIRACOLO, SI RICERCA PIRATA DELLA STRADA


Solo un miracolo ha potuto evitare la doppia tragedia, domenica sera tra le ore 20 e le 20.30, in via Marco Polo a Sottomarina. Una giovane madre, che rincasava guidando la figlia sul passeggino, stava attraversando sulle strisce pedonali quando è sopraggiunta una vettura di colore scuro -unico particolare che la donna ricorda- che procedeva in direzione viale Mediterraneo. L'auto ha sterzato all'ultimo momento e le ha schivate: quando ha visto che la macchina stava per investirla, la ragazza ha spinto il passeggino sopra il marciapiede, dove poi s'è gettata essa stessa. Non ci sono stati contatti con l'auto, che ha continuato il proprio percorso, ma la caduta tempestiva ha procurato alla mamma alcune escoriazioni sulla faccia, mentre per fortuna la bimba -che era legata al passeggino- nella caduta è rimasta ancorata e ha riportato solo un grande spavento. La giovane ha trascorso la notte al pronto soccorso, e ora è stata dimessa, mentre per la piccola è in corso una visita pediatrica.
Restano inevase le questioni relative alla sanzione: è stata sporta denuncia ai carabinieri, mentre la polizia municipale si è recata a sincerarsi delle condizioni di salute delle due vittime e delle dinamiche dell'incidente. «Come è stato possibile che l'automobilista non le abbia viste?», si chiede il compagno della donna, che chiede di poter visualizzare le immagini registrate dalle telecamere del supermercato Maxi, poco distante, puntate proprio in direzione dell'accaduto.
Se il responsabile leggesse e si dovesse riconoscere in questa descrizione, il nostro consiglio è di farsi vivo per non incorrere in sanzioni più inasprite. Ai lettori di Chioggia Azzurra che siano stati testimoni del fatto, chiediamo di ricevere ulteriori informazioni utili a identificare la vettura, e di fornirle agli inquirenti.

giovedì 21 luglio 2016

POMPIERI IN DIFFICOLTA' PER IL SERVIZIO: UNO DEI PORTELLONI DI USCITA DEI MEZZI E' ROTTO DA OLTRE UN MESE

POMPIERI IN DIFFICOLTA' A CAUSA DEL GARAGE ROTTO Difficoltà per il servizio dei vigili del fuoco , un’avaria ad una delle aperture del garage dove vengono custoditi i mezzi impedisce di fatto, da oltre un mese, un regolare accesso e uscita dei camion. I pompieri per ovviare all’inconveniente hanno spostato uno dei mezzi nell’altro cortile che si affaccia di fianco alla scuola Marchetti ma si tratta di una soluzione che presenta diverse criticità in quanto malgrado siano state poste le transenne per impedire che le auto parcheggino ( e quindi blocchino l’uscita del mezzo ) c’è anche la difficoltà di immettersi sulla strada principale quando i mezzi sono in sirena e in emergenza. Mentre dalla parte di canal Lombardo c’è una completa visibilità a destra e a sinistra dalla parte della Marchetti la strada ha molto meno visibilità. La competenza sulla caserma dei vigili del fuoco è della provincia di Venezia e il motivo per cui da oltre un mese non è ancora stata riparata sarebbe il classico problema di bilancio: “ manche i sghei “. A volte una vita umana o un danno di notevole entità può essere evitato anche per una differenza di pochi minuti, speriamo non si rompa anche l’altro portellone.
Il vicesindaco Marco Veronese che, per inciso, è anche vigile del fuoco: " Precisiamo che la competenza non è del comune di chioggia ma della città metropolitana di Venezia, comunque ho già chiesto, come assessore competente, un incontro che verrà fissato nelle prossime settimane sia con Crepaldi - comandante del distaccamento della caserma di Chioggia sia con Loris Munaro comandante di tutta la provincia di Venezia ( da Portogruaro a Cavarzere ) sono tanti i punti sul tavolo non solo il problema specifico del basculante della caserma di Chioggia

martedì 19 luglio 2016

ATTENTI AL TRUFFATORE DELL'IPHONE

Giovane, altro 1,80 circa, ben vestito gira con una panda modello nuovo di colore nero targata ER890… propone la vendita di iphone 6s. “ Mi ha proposto la vendita lunedì - ci riferisce una persona di Sottomarina - dicendomi che era messo male e che aveva bisogno di vendere gli smarthphone mostrandomi anche degli scontrini dell’unieuro, incuriosita ho voluto provarli ma erano visibilmente contraffatti, sembrava avesse un accento meridionale “. La stessa persona, stesso modus operandi ha proposto la stessa vendita ad un residente di Sant’Anna in via Marinetta sempre nel pomeriggio di ieri: “ Credevo che volesse un’informazione invece mi ha proposto di acquistare degli iphone ma io ho tagliato corto, era in una panda nera, secondo me aveva un accento toscano “ . Chiunque avesse maggiori info a riguardo può contattare le forze dell’ordine.

PROSTITUZIONE A SOTTOMARINA? MOVIMENTI STRANI DAVANTI A UN SUPERMERCATO


Ricompare sporadicamente il fenomeno della prostituzione di strada a Chioggia nei fatti , isola felice rispetto alle realtà circostanti. Altre volte ci sono state segnalazioni che hanno immediatamente stroncato il fenomeno grazie all'attenzione delle forze dell'ordina ma forse in questi giorni c'è qualche cosa di nuovo. Infatti negli ultimi giorni sono stati notati movimenti strani nell'area adiacente al parcheggio di un supermercato di Sottomarina, dove un paio di giovani ragazze africane si spacciano per mendicanti, ma -seguendo la segnalazione di una utente del supermercato stesso- non si limitino a chiedere denaro in elemosina, offrendo altresì anche prestazioni sessuali.
Un giorno un tizio di circa cinquant'anni è stato visto tendere una banconota di 50 euro nelle mani della donna, sorvegliata da un altro uomo di colore (il “protettore”?), mentre proprio ieri un altro individuo di mezza età si è sentito dire apertamente «vieni a casa mia?» dalla disinvolta signorina con cappello: dopo una telefonata, lei ha proseguito da sola, seguita appunto dal cliente in bici.
Un'impiegata del supermercato ha detto che più volte lei e i colleghi sono intervenuti per mandare via la questuante, senza riuscirci. Sta di fatto che la segnalazione tratteggia un quadro tutt'altro che positivo: invitiamo gli utenti e i passanti a non rimanere indifferenti e a contribuire al ripristino della legalità e del decoro.

lunedì 18 luglio 2016

IN STATO DI ALTERAZIONE RUBA UNA BICI ELETTRICA A SOTTOMARINA: 19ENNE PADOVANA DENUNCIATA A PIEDE LIBERO


Notte movimentata sul lungomare di Sottomarina. Alle 2.50, nella zona antistante i bagni Clodia, una ragazza di 19 anni residente a Padova -visibilmente alterata- ha cercato di rubare una bicicletta elettrica dirigendosi verso l'Astoria. Ma il cameriere di un locale l'ha inseguita, mentre veniva chiamata la polizia: alla vista della volante, la giovane ha inveito con frasi del tipo «se mi toccate vi ammazzo», scagliando la bicicletta per terra. Il mezzo è stato restituito al legittimo proprietario ma ha subìto la lesione della batteria (per 300 euro di danni), mentre la ragazza è stata condotta in caserma e denunciata a piede libero per furto.

domenica 17 luglio 2016

MORTO PAOLO MASIERO FRATELLO DI MARINO IN SEGUITO AD UN'IMMERSIONE

E’ morto in seguito ad un malore mentre faceva un ‘immersione nella zona di Porto Levante Paolo Masiero , 70 anni fratello del noto imprenditore nautico Marino, si trovava nella zona di porto Levante in barca assieme ad un amico, si era immerso per battuta subacquea ma non risaliva. L’amico ha chiamato i soccorsi e sul posto sono intervenuti tempestivamente il 118 di Rovigo e la guardia costiera di chioggia, il sub è stato riportato in superficie che era ancora viva e trasportato al punti di primo soccorso di albarella dove purtroppo è giunto senza vita. Paolo Masiero era il legale rappresentante della darsena Marina del Sole, aveva una grandissima passione per la pesca subacquea e per l’attività nautica pur non giovanissimo era molto attivo in entrambe le sue passioni- Lascia la moglie Venerina e due figlie Paolo Masiero

giovedì 14 luglio 2016

AGGREDISCE PESCIVENDOLO: ROBERTO BRENTAN ARRESTATO ANCORA, PROCESSO PER DIRETTISSIMA


Ancora un arresto per Roberto Brentan. Il 55enne chioggiotto, noto per le sue intemperanze e le numerose frequentazioni col carcere di Santa Maria Maggiore, nella tarda mattinata di giovedì -visibilmente ubriaco- ha litigato con un commerciante della pescheria al minuto, andando in escandescenze e rompendo una bilancia. Il rapido intervento della polizia lo ha assicurato alla giustizia, domattina sarà processato per direttissima.
Un anno fa, sempre in estate, Brentan era stato tratto in arresto per aver aggredito l'anziana madre. L'alcool è fonte di questi atti di violenza, prova ne sia che quando questo individuo è sobrio è anche tranquillo. CONVALIDATO L'ARRESTO PER ROBERTO BRENTAN - aggiornamento del 15 luglio 2016 Si è concluso con la convalida dell’arresto con i domiciliari come misura cautelativa il processo per direttissima che si è svolto questa mattina a Venezia a carico di Roberto Brentan il 55 enne arrestato ieri, giovedì mattina, dalla polizia di stato per l’aggressione e danneggiamenti a carico di un commerciante della pescheria al minuto. Il tribunale ha deciso che non si trattava di una semplice aggressione ma di una tentata rapina con l’aggravante che negli ultimi cinque anni il Brentan ha reiterato fatti del genere. Dovrà quindi rimanere ai domiciliari almeno fino al nove settembre prossimo quando si svolgerà la prossima udienza con la quale probabilmente il giudice deciderà la pena.

mercoledì 13 luglio 2016

SALVATO DA ANNEGAMENTO UN 25 ENNE A ISOLA VERDE - ELITRASPORTATO A MESTRE

Un uomo sui 25 anni stava per annegare mercoledì pomeriggio sulla porzione di spiaggia libera di isola verde nei pressi della torretta 39, il giovane si è ritrovato di colpo in acque profonde a causa di una buca. Ancora una volta il rapido intervento dei bagnini e la gestione operativa dell’emergenza tramite il 118 ha fatto la differenza. L’uomo è stato poi soccorso dall’elicottero del suem partito dall'aereoporto di Padova , fortunatamente si è trattato di una sindrome da annegamento leggera ma per sicurezza è stato comunque elitrasportato all’ospedale dell’Angelo a Mestre in quanto potrebbero esserci conseguenze dovute all’acqua ingerita. Si tratta comunque di una situazione relativamente tranquilla.

martedì 12 luglio 2016

I LADRI DELLA BICI ELETTRICA RINTRACCIATI DOPO IL NOSTRO VIDEO. SI IPOTIZZANO ALTRI CASI SIMILI


Una vera caccia al ladro, ieri pomeriggio, in seguito alla pubblicazione -da parte di Chioggia Azzurra- di un video che ritraeva due giovani nell'atto di rubare una bici elettrica a Sottomarina (zona di via Vespucci), domenica attorno alle ore 18. Fin da subito, dopo appena tre minuti dall'appello, la grande attenzione e il senso civico degli utenti del blog hanno permesso di individuare i ladri, entrambi giovanissimi e chioggiotti. Decine le segnalazioni convergenti, relative sia alle generalità che all'indirizzo dei due tizi: uno dei due avrebbe addotto uno stato d'ebbrezza come movente, ma le immagini lo smentiscono.
Ma la pubblicazione del post è stata seguita anche dal Commissariato di PS di Chioggia, che ha acquisito le immagini pubblicate, attivandosi immediatamente per rintracciare gli autori del furto. Dopo averli raggiunti, uno ha cercato di collaborare mentre l'altro tergiversava. La bicicletta elettrica in questione è stata ritrovata dove era stata nascosta -in attesa di essere piazzata nel mercato nero- ovvero nel parcheggio di uno stabilimento balneare, del tutto estraneo alla vicenda.
I due ladri sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per concorso nel reato di furto. Alla locale stazione di polizia intanto sono giunte altre persone che reclamano il recente furto di biciclette, specie elettriche (le più appetite ultimamente): questo "pellegrinaggio" continuo, nella speranza di ritrovare altre bici rubate, rivendica anche l'ipotesi che ulteriori furti siano rimasti impuniti, tra cui quello di un telefono a bordo di un'imbarcazione.
Chioggia Azzurra ringrazia i suoi lettori, che sollecitamente hanno aiutato a risolvere il caso. Resta il fatto che è terribilmente facile rubare biciclette in questa città, visti i casi di cronaca nell'ultimo periodo: si impongono occhi aperti, quindi, e collaborazione con le forze dell'ordine. E magari anche con le fonti di informazione come questa, che aiutano a risolvere i casi e i problemi.

domenica 10 luglio 2016

NUOVO RELITTO A SAN FELICE - " ARENATO " ANCHE IL BANDO PER LA DEMOLIZIONE DELLA NOTIOS HELLAS??

Ancora un'imbarcazione affondata nella zona di San Felice, sulla laguna nord del Lusenzo esterno. Si tratta di una delle tante barche abbandonate da pescatori o diportisti, il cui smaltimento resta a carico della comunità, con notevoli costi. Sempre che il proprietario venga rintracciato e abbia la possibilità di sostenere le spese del recupero. Sono ormai circa dieci i natanti di varie dimensioni lasciati affondare in laguna e nei canali negli ultimi anni: la “madre” di tutti i relitti rimane la carretta greca Notios Hellas, che attende di essere smantellata da oltre trent'anni. Giusto un anno fa il Magistrato alle Acque ha bandito una gara europea per la demolizione del relitto, ma evidentemente si è arenato anche il bando.

mercoledì 6 luglio 2016

CALLE GRADARA, SITUAZIONE AL LIMITE: DUE INDIVIDUI CREANO DISTURBO, UNO DI ESSI MALMENA UN DISABILE


Riceviamo questa segnalazione, corredata da apposito filmato: «Purtroppo anche lo scorso weekend è stato un incubo in calle Gradara, a causa di due disadattati e ubriaconi, assegnatari di due alloggi comunali. Come ormai soliti fare da troppo tempo, i due individui (M.S. e L.V. detto "il pittore") una volta percepita la pensione sociale, la spendono tutta ad ubriacarsi nei bar del centro, creando poi scompiglio e disturbo ai frontisti e a turisti che si trovano a passare per la calle. L.V. è arrivato addirittura a importunare un ragazzo disabile che mangiava con la famiglia nella vicina pizzeria. Il gesto ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Molte sono state le raccolte di firme e gli esposti presentate dai residenti al settore servizi sociali del Comune per chiedere l'allontanamento del soggetto, magari in una struttura protetta. Appelli rimasti purtroppo puntualmente inascoltati. Cos'altro dovrà fare "il pittore" prima che qualcuno intervenga in maniera decisa e restituisca dignità e decoro a questa area della città?»

martedì 5 luglio 2016

ANCORA LUI! IL LADRO SERBO DELLE BICICLETTE SGOMINATO DA MARITO E MOGLIE “DETECTIVE” DOPO UN ALTRO FURTO. ORA HA IL DIVIETO DI DIMORA


Un episodio degno di CSI ha ravvivato le strade di Chioggia lo scorso sabato notte. Attorno alle ore 23.30, una coppia residente in zona Tombola nel rincasare si è imbattuta in due tizi che stavano tagliando la catena cui era legata una bicicletta, di proprietà della coppia stessa. Così la signora, che stava alla finestra, racconta: «Siamo scesi e non c'era più nessuno, abbiamo girato in auto per il quartiere e fino a Borgo San Giovanni senza riscontri. Rientrando sconsolati, abbiamo notato di nuovo due tipi loschi che puntavano un'altra bicicletta elettrica. Allora sono scesa dall'auto andando loro incontro, anche con un po' d'incoscienza data la situazione. Loro camminavano sempre più veloci fino a doverli rincorrere. Sono saliti in auto sulla riva, li abbiamo inseguiti, chiamando a questo punto la polizia. All'altezza del supermercato Eurospin gli agenti ci hanno dato il cambio nell'inseguire la vettura dei ladri, e ci hanno contattato dopo che li hanno tratti in arresto. Alle 4 di notte siamo stati convocati in commissariato per la notizia del ritrovamento delle biciclette -la mia e quella della coinquilina- nella prima piazzola di sosta sul ponte translagunare in uscita da Chioggia, dove erano ormeggiate le chiatte». La notizia sconvolgente è che fra i due rapinatori, di nazionalità serba, uno è lo stesso individuo che un mese fa aveva rubato altre bici a Sottomarina e a Borgo San Giovanni, caricandole nel suo furgone: allora evidentemente era stato solo denunciato a piede libero, stavolta assieme al suo compare ha ricevuto un processo per direttissima, dove ha patteggiato 10 mesi di reclusione e 440 euro di multa. Radoslav Stojanovic, questo il nome del serbo di 44 anni, si è anche visto infliggere il divieto di dimora in Veneto. Un plauso intanto ai due “detective” improvvisati, in specie alla signora per il sangue freddo, fondamentale nel recuperare i propri beni e assicurare allo Stato i malfattori.

le immagini si riferiscono al precedente furto di biciclette ad opera dello stesso autore LADRO DI BICICLETTE E VIOLENTO ( CONDIVIDIAMO IL PIU' POSSIBILE )
Radoslav Stojanovic
Emergono altri particolari della caccia ai ladri di biciclette elettriche che ha visto protagonisti una coppia di coniugi che sabato scorso hanno inseguito e fatto arrestare due ladri di origine serba. Il Radoslav Stojanovic , colpito da un provvedimento di obbligo di non stabilirsi nel Veneto ( ci si domanda perché gli permettano di girare nel resto d’italia ) oltre ad essere preso in flagrante il mese prima mentre rubava sempre biciclette a borgo San Giovanni, ha opposto anche resistenza all’arresto, mentre il compare di furto si è lasciato tranquillamente arrestare. I due lestofanti rubavano le biciclette una alla volta la caricavano a bordo di una renault espace colore grigio metalizzato chiaro e andavano a scaricare dietro il guard rail di una delle piazzole di sosta del trans lagunare, al secondo viaggio però gli è andata male grazie ai coniugi “ vigilantes” ovviamente rimangono a piede libero i complici che evidentemente erano incaricati di recuperare le biciclette rubate. Piccola consolazione il mezzo è stato posto sotto sequestro, pubblichiamo la foto del serbo con la speranza che venga condivisa il più possibile, se dovesse essere sorpreso nel veneto, rischia, poverino, di andare in galera.

venerdì 1 luglio 2016

IL SINDACATO DI POLIZIA UGL: CHIUDERE LA BASE DI CONETTA


Anche ieri sera si sono verificati atti di violenza all’interno dell’ex base di Conetta, oramai stracolma di profughi, provenienti da diversi paesi dell’Africa. Così il vicesegretario nazionale del sindacato di polizia UGL, Mauro Armelao: «Complice la bella stagione, al sud stanno sbarcando continuamente profughi che gioco forza vengono poi destinati anche a Conetta e in altre zone del Veneto e dell’Italia. La situazione di Conetta è secondo noi tra le più gravi a causa della convivenza tra ospiti di diverse nazionalità, ma una cosa è certa, e lo diciamo senza dubbio di smentita, per noi la base deve essere chiusa nel più breve tempo possibile. E’ assurdo e pericoloso, poter pensare che in caso di bisogno (risse, proteste, ecc) ad intervenire inizialmente siano solamente due operatori della volante proveniente da Chioggia e altri due colleghi della radiomobile dei carabinieri. La scelta di raggruppare un così alto numero di profughi in una sola struttura, peraltro presente in una frazione che conta nemmeno 200 anime, la giudichiamo fallimentare e pericolosa, in primis, per gli operatori della cooperativa che opera all’interno, poi per le forze dell’ordine che sono chiamate ad intervenire in caso di bisogno e come ultimo anche per gli stessi ospiti che al loro interno vivono anche momenti di agitazione causati da profughi non molto rispettosi delle regole e della civile convivenza. Al di là di tutto questo, chiediamo a gran voce che la base venga chiusa al più presto o quantomeno ridimensionata immediatamente nei numeri, perché la consideriamo una vera e propria “polveriera”. Oltre a questo, come già chiesto altre volte, chiediamo che sia immediatamente ripristinata la vigilanza continuativa h24 dei colleghi del reparto mobile di Padova e dei carabinieri, che per due mesi da luglio a settembre del 2015, si alternavano nella vigilanza. Ora sono necessari in quanto a brevissimo li a Conetta ci sarà anche la festa tradizionale della frazione. Basta ipocrisia, i problemi all’interno della base ci sono quindi si prendano le dovute precauzioni, a cominciare dal negare l’asilo politico ai profughi che ieri sono stati protagonisti di questa ennesima e spiacevole vicenda».