sabato 30 dicembre 2017

GIOVANE AFRICANO PESTATO SELVAGGIAMENTE A SOTTOMARINA, NESSUNO HA MOSSO UN DITO

Misterioso quanto efferato pestaggio, verso la serata di venerdì, nei pressi di viale Trieste a Sottomarina. Un giovane africano di età compresa fra i venti e i trent'anni, alloggiato in una struttura ricettiva cittadina per richiedenti asilo, è stato letteralmente massacrato di pugni e botte da un chioggiotto particolarmente violento, che lo ha lasciato a terra esangue per molto tempo. Non si conoscono ancora le motivazioni dell'aggressione, ma la zona era frequentata e molte persone hanno assistito alla scena senza cercare di impedirla, magari per il timore di ritorsioni: si parla di una cattiveria inaudita, che si è circostanziata in vari segni sulla faccia gonfia della vittima, caduta al suolo con la testa e priva di sensi.
Nessuno si è avvicinato all'uomo di colore, salvo l'intervento -ormai a tarda ora- prima dell'ambulanza (che lo ha condotto al pronto soccorso) e poi dei carabinieri della vicina stazione, i quali sono arrivati quando la piccola folla si era già dileguata e non hanno trovato testimoni oculari. Ieri mattina il ragazzo era ancora al pronto soccorso, col volto fasciato e i tamponi ad assorbire il sangue dal naso. Chi ha soccorso l'africano sostiene che fosse un po' alticcio: ma anche se avesse agito in maniera discutibile, o eccessivamente “amichevole”, niente giustifica la carneficina avvenuta né l'assoluta indifferenza dei passanti alla sorte di chi ha subìto i colpi.
Eventuali ulteriori dettagli in seguito.

GOMME TAGLIATE ALLE AUTO IN VIA COLOMBO, SECONDO CASO IN QUINDICI GIORNI

Ancora due casi di gomme tagliate alle auto in sosta su via Cristoforo Colombo a Sottomarina. Negli ultimi giorni ben due proprietari si sono trovati dapprima le macchine segnate, poi stamane per uno di questi l'amara sorpresa dei pneumatici a terra. L'uomo abita nella zona da anni, ma prima non era mai accaduto niente del genere. Solo quindici giorni fa un'altra vettura era stata colpita per l'ennesima volta, lungo la stessa strada: in quel caso l'automobilista aveva installato delle telecamere che sono state in grado di smascherare il vandalo. A questo punto, stanti gli ultimi episodi segnalati proprio oggi, diventa emergenza di ordine pubblico.

venerdì 29 dicembre 2017

ANCORA UN'AUTO PIZZICATA A PARCHEGGIARE SENZA DIRITTO NELLE AREE RISERVATE AI DISABILI: QUANDO FINIRÀ?

Fra i vari misfatti quotidiani che accadono a Chioggia, come in tutte le città, vi è senz'altro quello di chi parcheggia scientemente nei posti riservati ai disabili. Un'abitudine odiosa, che segnala la mancanza di rispetto e di empatia verso le categorie protette. Anche la mattina del 27 dicembre, in strada Madonna Marina, le telecamere di Chioggia Azzurra hanno “pizzicato” un'automobile in sosta nelle aree riservate senza esibire il titolo opportuno: difficile si sia trattato di una dimenticanza.

L'episodio fa il paio con quello verificatosi a Brondolo lo scorso sabato a margine della manifestazione dei residenti, quando il furgone di un noto speaker radiofonico -e personaggio che irrompe nei contesti cittadini- era palesemente parcheggiato dove non doveva, il che gli è valso una contravvenzione da parte della polizia locale. La speranza è che nel 2018 simili atti non abbiano più ad accadere, con una riscossa del senso civico e della solidarietà da parte dei normodotati: in fin dei conti vale il motto “vuoi il mio posto? Prenditi anche la mia disabilità”. Ma finché ci saranno casi del genere, Chioggia Azzurra sarà sempre in prima fila a darne testimonianza e ad additarli all'opinione pubblica.

martedì 26 dicembre 2017

MISTERIOSA RISSA DI NATALE ALL'AREA 51 IN PIAZZA EUROPA A SOTTOMARINA

Un episodio dai contorni ancora poco chiari si è verificato il pomeriggio del giorno di Natale al bar Area 51 in piazza Europa a Sottomarina, sotto gli occhi di molte persone che sono state testimoni di una rissa tra due giovanissimi del luogo, fratello e sorella, e alcuni cittadini cinesi, probabilmente una parte dello staff del locale. Nessuno dei coinvolti ha riportato serie conseguenze, ma sono comunque intervenuti i carabinieri e l'ambulanza.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

giovedì 21 dicembre 2017

PREGIUDICATO FUGGE DALLA POLIZIA PER LE CALLI DI SOTTOMARINA, POI RIPRESO: È ACCUSATO DEL FURTO DI UNA BICI

Fugge dalla polizia tra le calli di Sottomarina, facendo perdere le sue tracce prima di essere raggiunto. Il fatto è accaduto ieri in prima serata: l'uomo, Vincenzo Fortuna conosciuto come Claudio, ha a carico una precedente detenzione per furto, oltre a svariate denunce per condotta violenta nei confronti della fidanzata e della figlia, e anche per spaccio di stupefacenti. Gli agenti di pubblica sicurezza si sono presentati alla sua porta a seguito di una denuncia per il furto di una bicicletta elettrica Dinghi: alla vista dei militari Fortuna si è dato alla macchia con un'altra bicicletta, già pronta all'uso, e si è dileguato nel dedalo delle calli della vecchia Sottomarina. I militari hanno provato a rincorrerlo ma non sono riusciti ad acciuffarlo subito: quando lo hanno rintracciato lo hanno perquisito a fondo, senza recuperare la bicicletta denunciata. L'uomo al momento non risulta indagato.
La bici elettrica sarebbe stata vista dalla proprietaria all'esterno dell'abitazione del pregiudicato, dopo che la stessa si era accorta della sua sparizione, ancorché assicurata con un lucchetto. Allo scopo di riottenerla si è fatta aiutare dal suo compagno e dal suocero, i quali si sono recati nel luogo dove abita Fortuna, in via San Marco: ma nel lasso di tempo intercorso il mezzo non c'era già più. Dall'interno dell'abitazione i due avrebbero ascoltato Fortuna dire a un'altra persona «non possiamo permetterci di andare in prigione»; al che la donna ha sporto denuncia al Commissariato. I controlli hanno appurato la presenza di molte biciclette arrugginite di fronte l'abitazione di Fortuna, che asserisce essere di sua proprietà e in disuso.

UN MAGNETE VICINO AL CONTATORE DELL'ENEL PER RALLENTARNE LE CIFRE: MULTATO PESANTEMENTE UN BAR DI SOTTOMARINA

Il gestore di un bar di Sottomarina è stato scoperto dall'Enel taroccare i rilevamenti del consumo elettrico nell'esercizio manomettendo il contatore attraverso l'influsso di un magnete, che provocava rallentamenti nello scatto delle cifre, a fronte di un'erogazione normale del servizio. Gli ispettori dell'ente hanno sanzionato il locale con molte migliaia di euro di multa. A quanto si apprende, non è l'unico caso in cui le bollette vengono alleggerite col sistema della calamita: ma con i controlli in circolazione, fare il furbo costa sempre più caro.

PARCHEGGIO OCCUPATO DALLE GIOSTRE: GLI ABBONATI PROTESTANO, “SCONTI O ALTERNATIVE”

Giorni di festa ma non per tutti. Gli abbonati annuali al parcheggio a pagamento in campo Cannoni a Sottomarina, per esempio, che come ormai di consueto si vedono espropriare del loro diritto da domani all'8 gennaio per via del posizionamento delle giostre natalizie. Già da ieri le attrazioni sono in fase di montaggio, e l'area è stata transennata. I residenti sono quindi impossibilitati a parcheggiare per venti giorni in occasione di San Martino e per altri venti giorni tra Natale e l'Epifania, nonostante appunto la sottoscrizione di una tessera: la richiesta che formulano al Comune e al braccio operativo SST è che vengano scontati dall'abbonamento annuo i giorni in cui il parcheggio Cannoni è transennato, o in alternativa che ai suoi abbonati venga concesso di parcheggiare in piazza Europa o in lungomare esponendo il tagliando. La situazione si era già presentata lo scorso anno, causando notevoli disagi e rimostranze.

mercoledì 20 dicembre 2017

L'AGGRESSIONE DI SOTTOMARINA: È GIALLO SULLE TELECAMERE NEL CONDOMINIO

A seguito della notizia di ieri, riguardo l'aggressione che sarebbe stata subita domenica sera da una signora di Sottomarina ad opera di un professionista nel condominio dove entrambi abitano, Chioggia Azzurra è stata contattata da una persona molto vicina al presunto aggressore, che ha raccontato alcuni particolari correlati alla vicenda. La donna circa due anni fa ha cambiato la disposizione interna delle stanze nel proprio appartamento -contiguo a quello del professionista- e da allora lei percepisce in maniera più nitida ed esposta tutti i rumori provenienti dall'alloggio adiacente. Il fatto ha causato molte incomprensioni tra le due parti, e non era la prima volta che la signora avanzava le proprie rimostranze direttamente all'uomo, cui venivano comunicate con dovizia di particolari tutte le volte che costui era accusato di eccedere, anche attraverso post-it appiccicati al portone di casa. A quanto pare il tale non rispondeva alle provocazioni vissute con fastidio, fino all'escalation degli stuzzicadenti inseriti sul suo campanello per farlo desistere, e addirittura le reiterate interruzioni della corrente.

Proprio domenica scorsa quest'ultimo fatto si è palesato ben sei volte: l'uomo sarebbe uscito col figlio a cena fuori, al suo rientro -avendo riscontrato ancora la corrente off- ha provveduto a riaccenderla per l'ennesima volta: al che la donna è uscita dal suo appartamento e ne sarebbe nato l'alterco. Secondo la fonte, la presunta vittima sarebbe stata solo “allontanata”. Viene smentita anche l'esistenza di un sistema di videosorveglianza interno, che invece la signora aveva dato per certo. Resta inoltre un mistero la comunicazione data della vicenda ai carabinieri, che avrebbero visitato entrambi i contendenti senza prendere provvedimenti immediati: se la circostanza è accaduta prima del ricovero in ospedale della donna, è possibile che quest'ultima stesse così male da non essere subito accompagnata all'ospedale? Tanti buchi neri che troveranno forse spiegazione col passare dei giorni.

martedì 19 dicembre 2017

CHOC NELLA CHIOGGIA BENE: SIGNORA AGGREDITA BRUTALMENTE DA UN NOTO PROFESSIONISTA. IPOTESI COCAINA?

Un atto violento senza pietà, ancora per certi versi oscuro, scuote le coscienze della cosiddetta Chioggia-bene, con lo spettro di festini a base di cocaina. Da domenica sera una cinquantenne di Sottomarina è ricoverata all'ospedale a seguito dell'aggressione subìta da un vicino di casa, un professionista molto conosciuto in città, che le ha causato forti traumi al volto, lividi ed ematomi anche in altre parti del corpo. Asserisce di essere stata pestata e picchiata da pugni alla testa e calci, scaraventata a terra col pensiero fisso di venire uccisa. Il fatto è accaduto, appunto, il 17 dicembre attorno alle 21.30, mentre la signora rincasava col proprio cane: incontratisi nell'atrio davanti all'ascensore, mentre lei stava per salire e lui scendeva, apparentemente senza motivo l'uomo l'avrebbe colpita ripetutamente, tanto che a distanza di 36 ore è ancora molto provata e sotto choc. «Me la sono vista davvero brutta», dice al telefono di Chioggia Azzurra dal letto d'ospedale. «Non ho mai avuto paura, vivo da sola da una vita. Il mio unico pensiero era che mi stesse uccidendo, che avrei trovato la morte». La donna è stata aiutata dal personale di un vicino esercizio, che ha udito le urla a squarciagola e ha contattato l'ambulanza. In giornata la donna attende la risposta delle radiografie. Le indagini sono affidate alle forze dell'ordine, che sarebbero in possesso delle immagini registrate dalle telecamere condominiali, dopo aver acquisito la documentazione d'ingresso al pronto soccorso; la 50enne ha già dato mandato a un legale di agire nel suo interesse. Dietro il misfatto, l'ombra della cocaina: secondo la vittima il professionista avrebbe agito in preda agli effetti della sostanza, che sarebbe solito consumare anche in circostanze animate e conviviali fino al mattino, tanto che anche gli altri condòmini sarebbero esasperati dalla situazione. Sempre la persona colpita si dice certa che costui sarebbe noto agli inquirenti come assuntore abituale. La donna aggredita ha sporto segnalazione all'amministratore dello stabile, e forse questa potrebbe essere la causa dell'inopinata azione criminosa. «Si tratta di una persona pericolosa -dice la signora- anche se agli occhi di tutti appare positiva».
Dal canto suo, l'imputato nega ogni accusa, attribuendola al parto di una «donna veramente pazza che racconta una falsità assurda». Il suo avvocato non smentisce l'alterco ma sminuisce la portata della circostanza («al massimo l'avrà allontanata»), confermando anche l'esistenza di questioni annose che riguardano la vivibilità del condominio e le accuse di far troppo rumore in orari di quiete. Comunque la si guardi, una brutta storia che troverà -come logico- necessario sbocco in tribunale.

domenica 17 dicembre 2017

INCIVILI GETTANO UN FRIGORIFERO PER GELATI IN MARE, RECUPERATO DAI VIGILI DEL FUOCO ALLA DIGA

Ignoti ma certamente incivili si sono sbarazzati di un frigorifero solitamente adibito alla conservazione dei gelati nei locali, gettandolo nelle acque del mare Adriatico, non si sa ovviamente dove. I vigili del fuoco di Chioggia hanno provveduto, nella soleggiata e fredda mattina odierna, a recuperarlo dall'acqua lungo la diga di Sottomarina.

URTA UNA VETTURA E SCAPPA SENZA LASCIARE RECAPITI. IL PROPRIETARIO: "CHI HA VISTO, PARLI"

Provoca un urto a un'altra automobile, probabilmente mentre era in fase di parcheggio, e poi fugge senza lasciare indicazioni per essere rintracciato. È accaduto ieri sera in via Domenico Schiavo a Sottomarina, nei pressi del supermercato Lidl. Il proprietario della vettura attende comunque un cenno da parte del responsabile, allo scopo di corrispondere gli evidenti danni subiti dal mezzo, e tramite Chioggia Azzurra chiede informazioni a coloro che possono essere stati testimoni dell'impatto.

sabato 16 dicembre 2017

DUPLICE, IGNOBILE TENTATIVO DI AVVELENARE UN CANE A SANT'ANNA: ANCHE CON VITI FILETTATE NEL CIBO

Da che mondo è mondo, un crimine è tanto più abietto quanto perpetrato ai danni di chi non è nelle condizioni di difendersi. Suscita perciò particolare sgomento la notizia che più volte nell'ultimo mese, in centro a Sant'Anna, un cane meticcio femmina che normalmente abbaia ha dato fastidio a qualcuno, a tal punto che costui ha fatto trovare dapprima due bustine di veleno per topi (sotto forma di cereali) nel giardino abitato dall'animale, che per fortuna non se ne è cibato.
Poi, ieri mattina, ha oltrepassato il limite gettando cinque bocconi di wurstel con viti filettate sparse per tutto il giardino. I proprietari della cagnetta sporgeranno denuncia, allibiti e incapaci di pensare che ci sia chi può compiere gesti simili ai danni di una bestiola che dà affetto a chiunque. Nella frazione di Sant'Anna esiste un negozio che vende quei prodotti quindi, se si è rifornito là, l'autore potrebbe essere individuato. Aggiungiamo che le norme penali in materia sono piuttosto severe, per cui -al netto di eventuali telecamere- chi è stato si faccia un esame di coscienza, se ne possiede una.

MOLESTA I CLIENTI DELL'ASTORIA, UBRIACO ARRESTATO DALLA POLIZIA DOPO UNA RESISTENZA VIOLENTA

Un uomo di 42 anni è stato arrestato dagli agenti della Volante della Polizia di Stato nella notte tra venerdì e sabato, nei pressi del centro Astoria a Sottomarina. L'uomo, Stefano Nordio, in probabile stato di ebbrezza stava disturbando i clienti al punto che la vigilanza del locale ha chiesto l'intervento della Polizia e dei Carabinieri.
Alla vista degli agenti, però, il 42enne non si è calmato. Anzi si è scagliato contro i militari causando loro lievi traumi, poi ritenuti guaribili in quattro giorni dai medici del pronto soccorso. Nordio comunque è stato immobilizzato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Sabato mattina è comparso di fronte al giudice, che ha convalidato l'arresto. L'uomo ha patteggiato la pena di 5 mesi, poi sospesi.

venerdì 15 dicembre 2017

GRADITA CONDIVISIONE: TROVATO CANE DISPERSO

UNA NOSTRA FOLLOWER CI SCRIVE: "Ho trovato stamattina c/o rotonda ospedale di Chioggia un cane disperso razza Setter irlandese rosso" IL PROPPRIETARIO SI METTA IN CONTATO CON NOI

giovedì 14 dicembre 2017

ACCOLTELLÒ L'EX COMPAGNO DOPO LA FINE DELLA RELAZIONE, CHIOGGIOTTO RINVIATO A GIUDIZIO

È stato rinviato a giudizio per tentato omicidio il 31enne chioggiotto che la sera del 17 agosto 2015 accoltellò l'ex partner in calle San Giacomo, dopo la fine della loro relazione e convivenza. Il gup Alberto Scaramuzza ha accolto la richiesta della pm Alessia Tavarnesi e rigettato quella della difesa, di derubricare il reato a lesioni gravi senza volontà di uccidere, con l'attenuante della legittima difesa a seguito di minacce di morte e di percosse precedenti da parte della vittima. I colpi, in numero di tre, furono inferti all'addome e hanno provocato una emorragia curata dai chirurghi dell'ospedale di Chioggia. L'aggressore ha agito sotto dosi di psicofarmaco e si è poi procurato lesioni a sua volta. La prima udienza sarà tenuta il 3 aprile 2018.

mercoledì 13 dicembre 2017

PRESUNTA VIOLENZA CARNALE A BRONDOLO, LA 46ENNE SPORGE DENUNCIA: “SONO STATA ANCHE PICCHIATA”

È stata dimessa dall'ospedale la 46enne di Sottomarina che ieri sera attorno alle ore 19 avrebbe subito una violenza sessuale all'interno di una roulotte parcheggiata nei pressi della chiesa di Brondolo. La donna ha sporto denuncia alla locale stazione dei carabinieri, che stanno indagando sul caso dopo aver identificato due cittadini marocchini, i quali risultano essere tra gli sporadici frequentatori del mezzo, pare usato da più persone. Durante il sopralluogo dei militari nessuno è stato rinvenuto all'interno del veicolo. Nella denuncia la donna asserisce anche di essere stata preventivamente picchiata, e quindi sarebbe sopravvenuto il rapporto sotto costrizione. Fonti confermano che questa persona starebbe attraversando un periodo di terapie in una struttura della locale cittadella sanitaria.

PRESUNTA VIOLENZA SESSUALE IN UNA ROULOTTE A BRONDOLO, IDENTIFICATI DUE MAROCCHINI

Una donna di 46 anni avrebbe subìto una violenza carnale ieri sera attorno alle ore 19 in località Brondolo. Lo ha riferito a un barista a cui si è rivolta dopo il fattaccio, il quale ha contattato l'autoambulanza che l'ha condotta al vicino ospedale. La violenza sarebbe avvenuta dentro una roulotte parcheggiata in uno spiazzo non distante dalla chiesa di San Michele. La donna, residente a Sottomarina, era in stato di choc: non si esclude sia soggetta a problemi di natura psichica. Il caso è seguito dai carabinieri della stazione di Chioggia, che hanno perquisito la roulotte e già identificato due persone di nazionalità marocchina. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

VITTIMA DI VANDALISMO INCHIODA CON LE TELECAMERE CHI GLI HA TAGLIATO LE GOMME: "PRESENTATI O TI DENUNCIO"

Per due volte un residente in via Cristoforo Colombo a Sottomarina si è ritrovato le gomme della propria auto tagliate, mentre il veicolo era parcheggiato nei pressi di casa. Prima che il vandalo colpisse ancora una terza volta, la vittima era riuscita a installare sul mezzo ben sei telecamere, che hanno puntualmente ripreso la sua ulteriore azione. Le immagini rivelano nitidamente il volto di una persona. Prima di sporgere denuncia penale alla locale stazione dei carabinieri, il proprietario della macchina vuole far sapere all'autore dei gesti reiterati che grazie alle immagini riesce a risalire alla sua identità: attende quindi che quest'ultimo si faccia vivo con lui entro la giornata di venerdì, altrimenti scatterà l'azione ufficiale.

martedì 12 dicembre 2017

PIRATA DELLA STRADA INVESTE UNA CAGNETTA E NON SI FERMA A SOCCORRERLA

Nel tardo pomeriggio di lunedì, fra le 17.30 e le 18, una cagnetta di 16 anni è stata investita poco lontano dall'abitazione dei suoi proprietari, in via Pasquale Cicogna a Ridotto Madonna. L'animale non era tenuto al guinzaglio, fatto sta che l'automobile dell'investitore non si è fermata a soccorrerla e ha proseguito diritta. Ieri mattina il veterinario ha praticato un intervento chirurgico a una zampa. Secondo i proprietari della cagna, il pirata della strada non può non essersi accorto dell'urto, anche se era già buio, dal momento che un pezzo del paraurti del mezzo è rimasto sulla carreggiata, dalla violenza della botta.

AGGRESSIONE AL BRAGOSSO: IL VIDEO DEL “CAZZOTTO” DALLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA

Chioggia Azzurra è riuscita a entrare in possesso del filmato, ripreso dalle telecamere interne di sorveglianza, che ritrae l'aggressione subita lo scorso giovedì 7 dicembre dagli operatori della società Insieme da parte di un nutrito numero di migranti ospiti nella struttura, e in particolare il momento concitato in cui uno di questi ultimi sferra un colpo ai danni del figlio del gestore, il quale cade a terra. Tra le urla si vedono di spalle i due componenti il nucleo familiare, e di fronte l'assalto dei richiedenti asilo. Il pugno in piena faccia ha procurato al giovane una ferita al naso. Stamane in Prefettura sono stati convocati i vertici della società gestrice dopo l'ispezione di ieri a cura della Ulss e della Pubblica Sicurezza, a seguito delle rimostranze dei rifugiati riguardo le condizioni di vita nello stabile. Una giornata che si preannuncia decisiva per le sorti del Bragosso.

PERCOSSA E MINACCIATA DAL VICINO VIOLENTO, VIVE DA QUATTRO MESI NELL'INCUBO

Una storia di violenza privata che ha dell'incredibile. Arriva da Chioggia, e riguarda una donna di 40 anni, invalida civile e titolare di una casa popolare assegnatale dall'Ater proprio per il suo stato di salute: da quattro mesi non può rientrare nell'abitazione perché un vicino le impedisce di farlo con violenza e minacce. L'uomo è stato denunciato due volte ai carabinieri, il 29 settembre e il 29 novembre scorsi, ma la situazione non è stata ancora sbloccata in favore della vittima, che vive in un perdurante e grave stato di ansia e di paura con timore per la sua incolumità, quella del partner e dei loro cari, costretti a modificare le abitudini di vita.

Questi i fatti più recenti, riportati dalla stessa signora, che ha prodotto anche gli estremi delle denunce e i referti ospedalieri: la mattina del 18 agosto alle 10.30 il vicino in questione -gli appartamenti sono divisi tra loro dal vano ascensore, non confinanti se non per il poggiolo esterno- ha cominciato a battere alla porta e al muro, ad urlare e minacciare. «Essendo cardiopatica, mi sono sentita male», racconta la povera donna. «Il mio compagno teneva la porta per impedirgli di entrare. Abbiamo chiamato i carabinieri, che una volta arrivati si sono preoccupati di dire al mio compagno di portarmi in ospedale perché stavo male. Siamo poi ritornati da loro per la prima denuncia. Ci hanno detto di tornare a casa, non volevo farlo perché io e questo tizio abitiamo da 17 anni lo stesso stabile, ne ho viste di tutti i colori, ha già picchiato altre persone tra cui la madre. Non sono mai uscita dalla porta quando lui litigava con altri, non gli ho dato motivo di prendersela con me». La signora e il suo compagno sono tornati in casa -furtivamente- solo per prelevare alcuni vestiti e per nutrire ai quattro gatti.
Continua il racconto: «La madre dell'aggressore, quando ci sentiva in casa, lo avvertiva che noi c'eravamo, così da inveire di nuovo nei nostri confronti. Lui ha aggredito mia madre (anche lei passibile di malore) impedendole di entrare in casa, poi mia suocera, ancora me e il mio partner. Ha minacciato di ucciderci anche davanti ai carabinieri, asserendo che lui ha amici affiliati alla mafia del Brenta, che ci spara in bocca, dice di avere taniche di benzina e una scure vicino alla porta. “In galera me, in cimitero voi, qua non voglio nessuno”, sono le sue parole». Le forze dell'ordine non sono mai entrate in casa sua perché non ha loro aperto. La signora si è recata al centro antiviolenza, ha preso contatti con l'avvocata del centro e ha riferito la vicenda anche all'ente che ha erogato la casa, ovvero l'Ater: «Continuo ad andare dai carabinieri, ce n'è uno che sta seguendo il mio caso, e loro stessi hanno detto di averlo “spostato” altre volte, suggerendomi di non tornare a casa. Quando ha buttato giù la porta -il 21 novembre- ero in casa da sola, ha spaccato tutto, mi ha tirato addosso un vaso di vetro, ha bastonato a tradimento il mio compagno ad un occhio con trauma orbitale, mentre quest'ultimo aveva le mani occupate dalle borse, e io ho riportato alterazioni ossee di natura traumatica a mano e cranio».
Da quel giorno la vita di queste persone è un inferno: «E così sono rimasta in strada, costretta a chiedere di dormire in casa d'altri, mi vesto con gli abiti di mia sorella», spiega la donna in lacrime. «Ho chiesto ai vigili di accompagnarmi a prelevare i gatti trascurati, ci sono riuscita solo grazie ad alcuni che mi hanno spalleggiato». La vittima è disponibile a valutare una diversa sistemazione abitativa in chiave Ater, che sia compatibile con la sua situazione sanitaria; ma resterebbe il problema in capo al quartiere, date le intemperanze del tizio avverso altri condòmini. La soluzione del dilemma sta in capo al tribunale, alla forza pubblica, ai servizi sociali del Comune, alla stessa Ater, e quando accadrà -sempre troppo tardi- avrà l'aspetto della fine di un incubo.

lunedì 11 dicembre 2017

ISPEZIONE PREFETTIZIA IERI AL BRAGOSSO, OGGI GLI ESITI. E I GESTORI: "UNA CATTIVA INFORMAZIONE CI DIFFAMA, QUESTA LA NOSTRA VERITÀ"

Sono stati invitati oggi -martedì 12 dicembre- negli uffici della Prefettura a Venezia i responsabili della società Insieme, che gestisce la casa d'accoglienza Al Bragosso di Sant'Anna, scenario lo scorso giovedì di una rissa scatenata da alcuni dei cinquanta ospiti, richiedenti asilo per lo più africani, che è costata una ferita al naso a un giovane operatore sociale che lavora nella struttura. Ieri pomeriggio c'è stata l'ispezione inviata dalla Prefettura stessa, in seguito alle rimostranze dei migranti sulle condizioni di vita: ne hanno fatto parte un ingegnere, alcuni sanitari della Ulss 3 Serenissima e il dirigente di Pubblica Sicurezza.
Intanto alla società Insieme non è andato giù il modo con cui alcuni media -e segnatamente il quotidiano La Nuova Venezia- hanno dato notizia del diverbio e, più volte negli ultimi giorni, delle accuse mosse dagli ospiti: “Riteniamo che una cosa sia il diritto d'informare, altra la diffamazione”, si legge nella nota che i gerenti hanno inviato al direttore del quotidiano. Lamentano di non essere stati ascoltati e di aver riportato solo le obiezioni di parte, facendo luce riguardo alcuni comportamenti discutibili: “Queste persone -scrive la società Insieme- denunciano la temperatura fredda, ma le immagini mostrano che girano per le stanze in sandali infradito nonostante sia dicembre. Inoltre, i letti sono stati accatastati in tal modo per volontà degli stessi migranti, e non di chi cura la struttura”.

Anche altri dettagli hanno fatto arrabbiare l'impresa: l'accusa di comportamenti violenti in capo al figlio del gestore -prudentemente e temporaneamente distolto dai compiti nella casa alloggio- proviene da una fonte a rischio di espulsione (nella struttura sono segnalate almeno cinque revoche dei benefici agli utenti, non ancora eseguite). E inoltre le immagini diffuse ai quotidiani, di disservizi negli allacciamenti e di muffa alle pareti, risalirebbero a un periodo antecedente l'ultima manutenzione. La società Insieme si riserva anche di adire le vie legali e di presentare un esposto all'Ordine dei Giornalisti: “Verificare una notizia non è così difficile -conclude il testo- sentendo l'altra campana e scambiando parole con chi viene accusato. Spiace non sia stato fatto”.

ANCORA UN VETRO ROTTO A UN'AUTOMOBILE: È SUCCESSO A CA' LINO, GRAVE DANNO MA BOTTINO MISERO

Il vetro di un'automobile parcheggiata nei pressi della scuola materna di Ca' Lino è stato infranto questa mattina da probabili ladri in cerca del colpo facile. All'interno della vettura, appartenente a una signora residente in zona, erano presenti solo due bustine contenenti caramelle e lucidalabbra. Resta comunque, ovviamente, il grave danno e la conseguente, dispendiosa riparazione. Non è il primo caso negli ultimi giorni nel territorio comunale e specie nelle frazioni, si raccomanda massima attenzione e vigilanza, specie nel non lasciare incustoditi oggetti di valore.

domenica 10 dicembre 2017

“BARUFFE CHIOZZOTTE” IN RIVA SAN DOMENICO, UN UOMO FINISCE IN ACQUA E AL PRONTO SOCCORSO

Numerosi testimoni hanno assistito ieri, nel primo pomeriggio, a una lite scoppiata lungo la riva del canale San Domenico a Chioggia. Non se ne conoscono ancora le motivazioni, ma è certo che alcune persone, abituali frequentatrici della fondamenta, si siano malmenate e un giovane è anche finito in acqua, probabilmente spinto da un altro. L'uomo è stato poi curato al pronto soccorso. Non si esclude che la rissa sia stata causata e fomentata da persone in stato di ebbrezza. Eventuali ulteriori dettagli in seguito.

sabato 9 dicembre 2017

ORDINANZA ANTI-PETARDI, SANZIONI DA 25 A 500 EURO PER CHI TRASGREDISCE

Il sindaco Alessandro Ferro ha emanato l'ordinanza che dal 23 dicembre al 7 gennaio vieta l'accensione di giochi pirotecnici, fuochi e petardi a una distanza inferiore di 150 metri rispetto a ospedali, case di riposo e canili, oltre che di cassonetti per la raccolta delle immondizie, in presenza di materiale infiammabile, sterpi e depositi di legname, nonché in occasione di spettacoli in luoghi pubblici. Nelle zone idonee, l'uso dei petardi è consentito dalle ore 8 alle 21, con deroga a Capodanno fino alle ore 3 antemeridiane del 1° gennaio. Le sanzioni per i trasgressori vanno da 25 a 500 euro.

venerdì 8 dicembre 2017

FACINOROSO DI SOTTOMARINA AGGREDISCE DUE POLIZIOTTI, DENUNCIATO A PIEDE LIBERO

Due agenti di polizia sono stati aggrediti nella notte fra mercoledì e giovedì da un facinoroso molto probabilmente alterato dall'alcool o da qualche sostanza. È accaduto a Sottomarina, durante un'azione occorsa perché il tizio ha causato problemi a un locale, il cui gestore ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine: alla vista dei militari, fra l'una e le 2 di notte, lo squilibrato -anch'egli di Sottomarina- si è diretto verso la pattuglia e ha iniziato una colluttazione con pugni e strattoni. I due agenti sono stati poi medicati con prognosi di qualche giorno, l'individuo è stato denunciato a piede libero come da prassi.

giovedì 7 dicembre 2017

BRAGOSSO, SITUAZIONE TRANQUILLA. I MIGRANTI: MANCANO BAGNI E ACQUA CALDA. I GESTORI: NON È VERO. LA PREFETTURA VERIFICHERÀ

La situazione al centro d'accoglienza ubicato a Sant'Anna nei locali dell'ex ristorante Al Bragosso si è venuta normalizzando attorno alle ore 14, quando i migranti che si erano asserragliati hanno aperto i lucchetti, consentendo l'ingresso degli operatori della società Insieme che erano stati bloccati fuori nelle scorse ore, e uscendo a loro volta per parlare con i giornalisti accorsi, sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine. Gli africani hanno denunciato situazioni -peraltro tutte da dimostrare- in cui nello stabile mancherebbe l'acqua calda e non ci sarebbero servizi igienici a sufficienza.
I gestori rigettano completamente le accuse, in quanto infondate: «Paghiamo loro anche i trasporti per acquisire le pratiche legali, l'abbonamento per recarsi a lezione d'italiano e la scuola stessa, abbiamo fornito la casa di Cavarzere e quella di Sant'Anna di attrezzi da palestra e anche di una cucina autonoma a loro uso», commentano dalla società Insieme. «Questo perché vogliamo che stiano bene, sia chiaro che l'aggressione di ieri non dipende dalle condizioni di vita qua dentro». Il vicario del prefetto ha fatto sapere che lunedì verrà inviata una commissione ispettrice per le verifiche del caso nella struttura, ascoltando i singoli migranti. Nel frattempo la situazione al Bragosso è tornata tranquilla, grazie anche al pattugliamento delle forze di polizia che sono rimaste a presidiare l'esterno.

UNA GROSSA CHIAZZA DI CARBURANTE NAUTICO GALLEGGIA SUL CANALE SAN DOMENICO, ALLARME INQUINAMENTO

Una chiazza di carburante nautico molto estesa ha coperto stamane gran parte del canale di San Domenico, nella parte che va dal mercato ittico all'ingrosso fin quasi la chiesa. Non è la prima volta che accade, ma probabilmente mai di queste dimensioni. La circostanza è stata segnalata da molti residenti, passanti e pescatori, anche per via dell'aria fortemente maleodorante. È opinione comune che non è facile disinquinare, né risalire al responsabile della perdita di gasolio.

RISSA AL CENTRO D'ACCOGLIENZA “BRAGOSSO”, UN OPERATORE FERITO AL NASO, I MIGRANTI SI BARRICANO NELLA STRUTTURA

Una lite per futili motivi degenera in rissa, un giovane operatore ferito al naso, e i migranti ospitati al Bragosso occupano la struttura. È il bilancio dell'increscioso episodio accaduto ieri sera nell'ex ristorante di Sant'Anna, sulla strada Romea: attorno alle ore 20 un africano di 22 anni era stato redarguito da un dipendente della società Insieme, che gestisce l'accoglienza nell'immobile, per futili motivi. Pare infatti che il giovane si sia impossessato di un'intera confezione di fazzoletti di carta, anziché di un solo pacchetto, privando gli altri dal poterli usare. A seguito del rimprovero la vicenda è deteriorata, con minacce di violenza («I kill you», ti uccido), dopodiché il 22enne è sceso nella sala da pranzo assieme ad altri ospiti della struttura ed è iniziata una sorta di rivolta contro la gestione familiare.

Durante questo alterco, che ha visto anche il tentativo di sollevamento di un pesante tavolo in ferro, uno dei dipendenti -preso alla sprovvista- ha subìto un pugno che gli ferito il naso, mentre un altro operatore ha avuto il principio di un malore (si temeva un infarto) ed è stato portato in ambulanza al pronto soccorso. La zona è stata presidiata da tre volanti della polizia e da una dei carabinieri, ma la vicenda non si è conclusa così, dal momento che i migranti si sono chiusi dentro con i lucchetti, lasciando la società Insieme fuori dai locali, e occupando di fatto il Bragosso. Da ore è in corso una mediazione tra gli operatori dell'accoglienza e le forze dell'ordine da una parte, e gli stranieri asserragliati dentro, che chiedono di poter parlare col prefetto di Venezia Carlo Boffi. Non è esclusa un'azione di forza. “Singolarmente presi, sono pecore. Ma quando si mettono assieme, diventano leoni”, sospira sconsolato un operatore esperto che tante ne ha viste.

la situazione all'esterno stamane:


lunedì 4 dicembre 2017

TENTANO FURTO AL MOTOPESCHERECCIO KETTY: TRE LADRI FUGGONO SENZA 40 TANICHE PIENE DI NAFTA

Una grossa sorpresa ha colto, lo scorso venerdì alle 8 del mattino, i marittimi del motopeschereccio Ketty, ormeggiato sulla riva del canal Lombardo all'altezza di calle San Cristoforo. Circa 40 taniche comuni, da 20 e 30 litri di capacità ciascuna, erano state riempite di carburante prelevato dall'imbarcazione stessa, e lasciate incustodite durante la notte; la visione dei registri delle telecamere di bordo hanno rivelato che attorno alle 2 della notte fra giovedì 30 novembre e venerdì 1° dicembre, tre ignoti a bordo di un furgone Doblò di colore bianco con scritte si sono affiancati all'imbarcazione. Due di costoro erano rimasti di sorveglianza, un terzo si era introdotto a bordo e ha scaricato le taniche vuote dal furgone alla barca, di modo da riempirle con la nafta.

Ma qualcosa dev'essere andato storto -probabilmente il passaggio di qualche altro natante nel canale- e i ladri non si sono sentiti sicuri di effettuare un colpo dai contorni ingenti: nelle taniche già riempite e abbandonate c'erano ormai circa 400 litri di carburante, per un controvalore pari a 220 euro. Il quantitativo fa scalpore, e lascia pensare che l'azione sia stata opera di persone -magari del medesimo ambiente o affiliate al contrabbando- che conoscevano il mezzo in questione e la sua logistica interna. Probabilmente si fossero limitati ad asporti minori sarebbero riusciti a fuggire con qualche tanica in meno. Il fatto è stato segnalato alle forze dell'ordine, sale intanto l'attenzione degli armatori dal momento che l'evento potrebbe ripetersi.

sabato 2 dicembre 2017

RAPINE IN BANCA, IL PM CHIEDE LA CONDANNA DI ANDREA GIBIN E STEFANO VOLTOLINA

Sono arrivate sul tavolo del giudice per le udienze preliminari Alberto Scaramuzza le richieste del pubblico ministero Roberto Terzo riguardo le due rapine effettuate e le altrettante tentate da una banda veneto-siciliana nel 2015, rispettivamente il 30 settembre al Monte Paschi di Sant'Anna di Chioggia e il 19 novembre alla filiale della Cassa di Risparmio di Ferrara, a Porto Viro. Sette le persone coinvolte nell'associazione a delinquere, che ha fruttato circa 300mila euro di introiti malavitosi: il pm ha chiesto, fra gli altri, otto anni di reclusione per il chioggiotto Andrea Gibin, sei anni e quattro mesi per l'altro chioggiotto (milanese di nascita) Stefano Voltolina e un anno con pena sospesa a Silvia Ravagnan, ex moglie di Gibin, accusata di favoreggiamento.
Nella banda, Gibin aveva il compito di eseguire i sopralluoghi alle banche e di nascondere la refurtiva, Voltolina invece si occupava della logistica. I due avevano lavorato in precedenza nella darsena Marina del Sole del noto imprenditore nautico Marino Masiero, interrompendo il rapporto professionale un anno prima degli arresti; pure il capo dell'organizzazione criminale, il pluripregiudicato catanese Francesco Guardo, aveva ricoverato il proprio yacht nella medesima marina. La sentenza dovrebbe essere comunicata alla prossima udienza.

venerdì 1 dicembre 2017

VANDALI IN PIAZZA EUROPA, SPACCATE LE VETRINE DEL BUDAPEST CAFFÈ

Atto vandalico attorno alle 2 della scorsa notte in piazza Europa a Sottomarina. Un uomo dal volto travisato ha colpito le vetrine del Budapest Caffè, danneggiandone seriamente due che andranno sostituite, e altre in misura minore. Il danno si attesta fra i mille e i duemila euro. Sono intervenuti stamane i carabinieri della Compagnia di Chioggia. Il gestore, Adolfo Tiozzo, non ha ricevuto avvertimenti o minacce preventive, salvo i normali attriti con i residenti per i volumi delle attività musicali: niente che possa far pensare a una vendetta. La speranza è che le telecamere dei vari esercizi che insistono sulla piazza abbiano colto il malvivente in qualche momento che possa tradirne l'identità.