mercoledì 30 maggio 2018

I PIROMANI INCENDIANO DUE CAPANNI AGRICOLI AL PARCO DEGLI ORTI: UNO È ANDATO COMPLETAMENTE DISTRUTTO


immagine di repertorio

Con il caldo estivo inizia anche, purtroppo, la stagione dei piromani al parco degli Orti di Sottomarina. Questa notte ben due interventi dei vigili del fuoco di Chioggia, coadiuvati anche dai colleghi di Cavarzere: altrettanti i capanni agricoli coinvolti, uno dei quali è andato completamente distrutto. La zona colpita è quella tra via Bembo e via Morosini, laterali a sud di viale Mediterraneo. L'esperienza sul campo insegna che non saranno gli ultimi di cui bisognerà dare notizia. Sempre i vigili del fuoco sono intervenuti, durante la serata, in calle Bottari a Chioggia, per sventare un incendio che stava per minacciare un terrazzino al quarto piano di un edificio, con la paura che si propagasse oltre.

martedì 29 maggio 2018

DOPO VIA COLOMBO, I VANDALI CHE TAGLIANO LE GOMME ALLE MACCHINE COLPISCONO IN VIA VESPUCCI

Ancora atti di vandalismo nei confronti delle automobili parcheggiate a Sottomarina. Stavolta, la notte scorsa, i soliti sconsiderati hanno colpito non già in via Cristoforo Colombo, teatro delle precedenti azioni che da mesi si susseguono a cadenza irregolare, bensì la vicina via Amerigo Vespucci, lungo la carreggiata sinistra compresa tra il bar Santiago e il negozio La Murrina. Numerose le vetture alle quali sono stati recisi gli pneumatici: una spiacevole sorpresa per i proprietari che stamane se ne sarebbero dovuti servire.

SCOOTER DATO ALLE FIAMME A BORGO SAN GIOVANNI, IL ROGO È DOLOSO

Nuovo incendio ai danni di uno scooter, avvenuto nella notte a Borgo San Giovanni. Il mezzo coinvolto è uno Scarabeo di marca Aprilia, appartenente a un uomo di 60 anni, andato completamente distrutto dalle fiamme in via Benedetto Croce. Il rogo è sicuramente di matrice dolosa. Non è il primo caso nel quartiere, visti i precedenti episodi che in via Pietro Nenni hanno riguardato sia ciclomotori che autovetture appartenenti ad una stessa persona, presa recentemente di mira anche a Sottomarina.

CALCINACCI ACCATASTATI SUI MURAZZI DOPO LA RISTRUTTURAZIONE DI UNA CASA. MA "SPUNTANO" ANCHE I FIORI

In duecentocinquant'anni di storia, i Murazzi di Sottomarina ne hanno viste tante, dalle mareggiate ai fortini di guerra. Ma nessuno pare in grado di difenderli dall'incuria e dall'inciviltà di alcuni: nella zona più vicina a San Felice un residente di una calle interna, alle prese con la ristrutturazione del proprio domicilio, ha pensato bene di sbarazzarsi dei calcinacci riversandoli proprio sopra l'importante monumento della Serenissima. Per quanto riguarda i vecchi mobili, invece, hanno fatto bella mostra di sé en plein air finché il servizio asporto di Veritas non è passato a rimuoverli, come da accordi con lo stesso proprietario. Resta comunque lo scempio delle piastrelle e delle schegge a coprire una zona che di recente ha conosciuto nuovo spolvero nell'ambito delle visite guidate al Forte e alla Batteria di San Felice.
Per un'azione negativa, tuttavia, ce n'è una gradevole, come le piantine dai fiori colorati che un anonimo o anonima abitante del luogo ha piantato sul terriccio umido di intersezione fra il murazzo e il marciapiede: che siano di speranza verso un miglioramento collettivo nei rapporti tra gli esseri umani e la propria città.

lunedì 28 maggio 2018

LA POLIZIA FERMA E DENUNCIA UN SENEGALESE CON BORSONE PIENO DI MERCE CONTRAFFATTA

Nell'ambito delle operazioni di controllo e contrasto al commercio irregolare lungo la battigia di Sottomarina, sabato mattina alle 9.30 gli agenti della Polizia di Stato hanno fermato -tra piazza Europa e il lungomare di Sottomarina- un cittadino senegalese che recava con sé un borsone, all'interno del quale venivano riscontrati circa 40 pezzi di abbigliamento e accessori con marchio contraffatto. Tra essi, berretti recanti le insegne falsificate di Luis Vuitton e Moncler, marsupi, pochette finte Gucci, borselli e ben 30 etichette Moncler e Colmar da applicare ai capi contraffatti. L'uomo è stato denunciato a piede libero, il materiale è stato naturalmente sequestrato.

SFUGGONO DAL TRAFFICO GUIDANDO LO SCOOTER SUL MARCIAPIEDE DI VIALE MEDITERRANEO A VELOCITÀ SOSTENUTA

Con la moto sul marciapiede. Le riprese telefoniche sono inequivocabili: lungo viale Mediterraneo, per sfuggire alla morsa del traffico veicolare della domenica nel rientro verso casa, qualcuno ha pensato bene di fare il furbo e salire col proprio scooter a motore sopra un marciapiede, naturalmente riservato ai pedoni, e procedere a velocità sostenuta. In questo caso, l'inosservanza delle minime regole stradali e di convivenza civile si accompagna al concreto rischio per l'incolumità dei passanti. A breve, con la dotazione di 12 nuovi agenti di polizia locale dislocati sul territorio, situazioni del genere dovrebbero vedere la fine e l'adeguata sanzione.

sabato 26 maggio 2018

DUE SPACCIATORI CHIOGGIOTTI ARRESTATI DAI CARABINIERI DI ADRIA CON 150 GRAMMI DI COCAINA

Importante colpo messo a segno a Chioggia dai Carabinieri della Stazione di Adria. Una coppia di chioggiotti, residente a Porto Viro, è stata arrestata venerdì durante un appostamento mirato: le ipotesi sulle quali stavano lavorando gli inquirenti si sono verificate esatte, dal momento che ai due sono stati trovati addosso ben 150 grammi di cocaina pronta per essere spacciata a rifornire il weekend dei clienti nella zona. Anche una terza persona, implicata nello spaccio, è stata tratta in arresto.

venerdì 25 maggio 2018

ERBACCE E BUCHE PERICOLOSE ANCHE IN VIA LINCE A SOTTOMARINA

Anche alcune strade di Sottomarina, e non solo le case popolari nelle frazioni periferiche, sono in questi giorni oggetto di lamentele e disagi da parte di chi vi abita. Ad esempio via Lince, una laterale di via Cristoforo Colombo interessata dalla zona 4 dei parcheggi, e pronta ad accogliere nei mesi estivi migliaia di turisti in sosta o in alloggio.
I residenti segnalano la presenza di molte buche pericolose sul selciato, che attentano al comfort delle vetture, e ulteriori casi di erbacce non potate che intralciano pedoni e ciclisti, come è successo in via Barbarigo e in altre zone del litorale.

DUE FURTI SCOPERTI DAI CARABINIERI: DONNA DI 68 ANNI RUBA 50 EURO A UN'ANZIANA DENTRO UNA TABACCHERIA

Due furti, nell'ultima settimana, sono stati scoperti dai Carabinieri della Compagnia di Chioggia a seguito di approfonditi sopralluoghi sulle scene del crimine, e grazie a una costante azione di controllo del territorio. Dapprima i militari hanno deferito per furto aggravato un 63enne senza fissa dimora e già noto alle forze dell'ordine, il quale ha rubato 250 euro a un negozio di abbigliamento lo scorso 19 maggio: la notizia è stata resa nota solo stamane.
L'uomo, ripreso dal sistema di videosorveglianza dell'esercizio, è stato riconosciuto dai Carabinieri e il denaro è stato recuperato, con riconsegna al legittimo detentore. Tre giorni dopo, il 22 maggio, una donna di 68 anni -incensurata- è stata deferita sempre per furto aggravato, dal momento che ha sottratto il portafogli contenente 50 euro a un'anziana di 81 anni dentro una tabaccheria del centro storico.

giovedì 24 maggio 2018

ZECCHE PERICOLOSE E INFILTRAZIONI D'ACQUA PIOVANA NELLE CASE ATER DI CA' BIANCA

Solo una settimana fa, Chioggia Azzurra aveva segnalato una serie di disguidi relativi alla frazione di Ca' Bianca. Nella seconda parte del reportage, i residenti delle case Ater in via Rebosola portano all'attenzione pubblica ulteriori due elementi di disagio per la vita quotidiana: dalle erbacce che ai margini della strada costituiscono l'habitat per la moltiplicazione delle zecche, parassiti pericolosi per i cani non vaccinati quanto per le persone. A Ca' Bianca il verde pubblico viene tagliato e ordinato poco o niente, non ci sono tracce di disinfestazione, per cui spuntano insetti ma anche topi e bisce di campagna. Molti problemi sono nati all'origine, quando gli alloggi non furono dotati di fognature né di asfalto; altri trovano fonte sopravvenuta, ad esempio quando circa cinque anni fa un fulmine si abbatté sopra un condominio, facendo cadere il camino. Da allora, quando piove, l'acqua si infiltra nelle pareti degli alloggi. I vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere il camino, ma da allora nessuna delle due amministrazioni comunali che si sono succedute, né dell'Ater, ha riparato il danno. Uno scaricabarile che si gioca tutto sulla qualità della vita degli inquilini.

NON RISPETTA LO STOP, INVESTE UN CICLISTA E POI SCAPPA SENZA PRESTARGLI SOCCORSO

Nuovo incidente-pirata lungo le strade di Sottomarina. Dopo l'investimento di una ciclista da parte di un giovane a bordo di una bici elettrica contromano, avvenuto lunedì pomeriggio in via San Marco, ieri alle 12.30 ancora un ciclista di 44 anni è stato travolto da una vettura -una Volkswagen Golf di colore grigio- all'intersezione tra viale Tirreno e via del Boschetto: la donna alla guida, proveniente dal lungomare in direzione strada Madonna Marina, non ha rispettato lo stop e ha investito il ciclista, che è volato in maniera considerevole ricadendo al suolo con escoriazioni e contusioni non gravi (una botta al ginocchio, un braccio sbucciato dopo le logiche perdite ematiche). Soccorso dai negozianti degli esercizi di fronte, l'uomo ricorda che l'automobilista lo ha osservato con occhi sbarrati e poi è sparita, proseguendo lungo la strada senza nemmeno scendere dall'auto a verificare le condizioni del malcapitato. Il 44enne, il cui spavento è stato anche aumentato dalla necessità di portare un pacemaker cardiaco, è ora alla ricerca di eventuali testimoni in grado di ricordare la targa della vettura o le fattezze dell'investitrice, alla quale chiedere conto del mancato soccorso. Si spera anche nelle eventuali videoriprese dalle telecamere che potrebbero essere in dotazione a qualche negozio.

mercoledì 23 maggio 2018

SPACCANO IL VETRO DI UN FURGONE PARCHEGGIATO A RIDOTTO MADONNA, DERUBANO UNA FAMIGLIA DI PORTAFOGLIO E TABLET

Increscioso episodio nel pomeriggio a Ridotto Madonna. Mentre una coppia era impegnata all'adiacente scuola primaria Merlin per un evento di fine anno scolastico del proprio figlio, ignoti hanno pensato “bene” di sfondare il vetro del furgone Peugeot parcheggiato dall'altro lato della strada, per rubare un portafoglio e un tablet Samsung. Il mezzo è anche il furgone di lavoro del padre del bimbo, un artigiano edile: «Questione di un'ora», afferma sconsolata la compagna dell'uomo e madre del piccolo. Non è la prima volta che Ridotto Madonna è teatro di atti criminali: il 22 febbraio è stata scassinata una vettura, da cui sono stati parimenti asportati il telefono e i documenti nel portafoglio.

CHIOSCO E SERVIZI IGIENICI SEQUESTRATI ALLA PLAYA PUNTA CANNA PER 5 METRI DI DIFFERENZA

Un chiosco chiuso, i servizi igienici sigillati. Tutto per cinque metri di scostamento tra la concessione e la realtà, dovuti -ironia della sorte- proprio al necessario ripascimento dell'arenile nei pressi della foce del Brenta: la disavventura, nemmeno tanto singolare nell'Italia della burocrazia, è capitata alla Playa Punta Canna, la spiaggia di Sottomarina assurta alle cronache nazionali la scorsa estate per i cartelli e i proclami fascisteggianti. Oggi, dopo che le scritte sono state rimosse dal prefetto un anno fa, il problema sta nella divergenza tra i rilievi del Comune di Chioggia con il suo ufficio demanio e la Forestale di Treviso: una vicenda iniziata nel 2016, quando ancora non era stato accresciuto il litorale con l'apporto di nuova sabbia sulla riva.

Il contrasto fra il dover essere e la nuova realtà, di soli cinque metri quanto alla presenza di un chiosco e dei servizi igienici, è approdato alla giustizia amministrativa: mentre il Comune ha accolto la tesi di Punta Canna, la Forestale – dice Gianni Scarpa, l'ormai celebre bagnino factotum – si è impuntata, e dopo che una prima volta la denuncia è stata respinta dalla giudice, il pubblico ministero ha impugnato ed è riuscito a riaprire la vertenza, fino al sequestro dei due immobili che ora sono chiusi fino a data da destinarsi. «Ora dovremo munirci di bagni chimici, sperabilmente già per sabato e domenica», aggiunge Scarpa rammaricato dal dover lasciare a casa circa venti persone che si sarebbero date il turno in cucina nel weekend. La concessione tuttavia non è stata toccata: «Sarebbe bastato che Forestale e Comune si accordassero per una sanzione pecuniaria, è un disonore», conclude il bagnino.

DEGRADO AL GIARDINO PUBBLICO DEL MOMOLO A SOTTOMARINA: RINVENUTI ANCHE ESCREMENTI UMANI

Diversi residenti segnalano lo stato di degrado dei giardini pubblici nella zona del Momolo a Sottomarina Vecchia, adiacenti alla ex colonia Turati e all'asilo Padoan. Alcuni aspetti attendono all'inciviltà delle persone, come la presenza di escrementi di cani e, pare, addirittura di fonte umana, mentre altri dipendono dall'incuria cui il parco è abbandonato.
Rami pericolanti che possono cadere, pavimentazione sconnessa che rischia di far male a bambini che hanno appena cominciato a camminare, le buche scavate dagli stessi cani. Il disagio va avanti da tempo e, mentre nel resto di Sottomarina si parla e si agisce, per gli abitanti di San Felice tutto rimane com'è.

martedì 22 maggio 2018

CONTROMANO IN BICI ELETTRICA TRAVOLGE UNA CICLISTA E LE CAUSA FRATTURE. SI CERCANO TESTIMONI

Disavventura ieri pomeriggio, attorno alle 17.30, per una ciclista che stava transitando in via San Marco a Sottomarina, all'altezza del bar Molly. Mentre procedeva correttamente in direzione del semaforo, in una strada a senso unico, sopraggiungeva un giovane di circa vent'anni, a bordo di una bici elettrica, che in senso contrario l'ha prima centrata e travolta, poi non si è fermato ed è scappato. I primi soccorritori hanno contattato il 118 con arrivo dell'ambulanza, che ha portato la donna dolorante in ospedale dove dovrà essere operata per ridurre una frattura al ginocchio. Nessuno, nemmeno tra gli avventori del bar che hanno assistito alla scena da pochi metri di distanza, asserisce di poter fornire dettagli riguardo l'investitore: per cui il marito della malcapitata, attraverso Chioggia Azzurra, chiede a chi sia stato presente in loco durante l'impatto di esporsi e rivelare quanto ha visto. Eventuali testimoni possono lasciare informazioni in privato a Chioggia Azzurra. Da notare anche come spesso le biciclette non sono assicurate, in specie da quando il fenomeno delle veloci bici elettriche a pedalata assistita ha preso piede, alterando anche la potenza e gli effetti di un impatto.

lunedì 21 maggio 2018

OGGI IN QUESTURA I 14 MIGRANTI CHE ERANO STATI ESPULSI DAL BRAGOSSO: IN QUATTRO SONO ANCORA ALL'APERTO

Sono stati convocati oggi in Questura i 14 migranti cui lo scorso mese erano stati revocati i benefìci dell'accoglienza e che di conseguenza erano stati sfrattati dall'ex ristorante Al Bragosso di Sant'Anna. Ai rifugiati è stato ritirato il permesso di soggiorno: per averlo indietro, dipenderà anche dalle risposte che daranno alle domande degli agenti, ovvero dove stiano dormendo e come si stiano procurando da mangiare. I giovani africani si sono visti ritirare l'ospitalità in seguito ad alcune risse scatenate lo scorso mese di dicembre contro gli operatori che svolgevano servizio sociale nella struttura, tra cui il gerente della cooperativa affidataria, costringendoli alle cure mediche come pure un poliziotto.
I 14 sono assistiti dalla rete Chioggia Accoglie: sette di essi, in virtù di una responsabilità giudicata minima nei disordini scoppiati lo scorso inverno, sono stati riammessi al programma in varie strutture del circondario, con la clausola dell'osservazione. La rimanente metà si era accampata all'esterno del Bragosso, protetta solo da un cancello: di questi, tre hanno trovato dimora in una struttura religiosa per quanto in via transitoria. Gli altri quattro, che frequentano lezioni di lingua italiana, al momento sono ancora allo scoperto, con i pasti e la possibilità di lavarsi forniti sempre da Chioggia Accoglie e dal sostegno di alcuni privati della frazione.

sabato 19 maggio 2018

ANCORA MINACCE TELEFONICHE DA MARIO PENZO CONTRO L'EDITOR DI CHIOGGIA AZZURRA

Non cessano, noncurante la denuncia in atto, le minacce di Mario Penzo all'editor di Chioggia Azzurra Andrea Comparato. Il 36enne chioggiotto, già protagonista di varie intemperanze negli anni scorsi, ha in questi giorni più volte “contattato” il blogger alla propria utenza telefonica: l'ultima nella mattinata di oggi, quando Penzo si è rivolto a Comparato con intimidazioni quali «Quando mi incontri per strada, cambia marciapiede, da me non farti più vedere, non mi interessa cosa ti succede, lo scoprirai solo vivendo». Penzo pretende la rimozione dal blog Chioggia Azzurra di un video che lo immortala, nel 2014, mentre viene portato via dagli agenti della Polizia di Stato in seguito al suo presentarsi in municipio avendo in tasca un coltello, con lo scopo di chiedere “energicamente” un posto di lavoro all'allora sindaco Giuseppe Casson. In questi giorni alle telefonate minatorie di Penzo si sono aggiunte quelle dei genitori dello stesso a Comparato, anche in piena notte, i quali difendono il figlio nonostante le gravi condotte messe in atto, e per farlo non esitano ad attaccare chi sta dalla parte della legge. Chioggia Azzurra ovviamente non si fa intimidire e pubblica, nell'edizione odierna del proprio notiziario, i contenuti della telefonata di stamane, già assicurati al vaglio delle forze dell'ordine.

venerdì 18 maggio 2018

VIAGGIO AL TERMINE DI CA' BIANCA: MANCANO I SERVIZI, GLI ABITANTI FANNO DA SÈ

Il cimitero senz'acqua da molti mesi, l'erba alta trabocca da strade e argini, commercianti che si tassano per sfalciare, grossi pioppi pericolanti, case popolari in condizioni precarie. Ca' Bianca esiste, e i suoi circa 800 residenti sono cittadini del Comune di Chioggia: eppure per diversi motivi si sentono abbandonati a se stessi. Non fosse sufficiente l'isolamento rispetto al resto del territorio, anche se è stata scongiurata l'interruzione stradale a seguito dei lavori sul ponte della Rebosola, la lista dei guai e dei disservizi nella frazione si allunga di giorno in giorno: già Chioggia Azzurra aveva più volte segnalato l'assenza di erogazione idrica al cimitero, carenza che va avanti da molti mesi, forse da due anni.
Per ora è stata tamponata attraverso una grande tanica d'acqua, ma il caldo la fa evaporare e i parenti dei defunti sono rassegnati a portare con sé da casa il necessario per irrigare i fiori. Senza contare i furti dei fiori dalle tombe, sempre nel luogo dove riposa chi non c'è più l'erba comincia a diventare veramente alta, e gli alberi circostanti raggiungono dimensioni tali da incombere, nella speranza che non succeda come qualche giorno fa a Cavanella d'Adige, ove un pioppo si è abbattuto sopra il tetto di un'officina, causando 30mila euro di danni.
L'erba è alta anche all'esterno, per le strade e sull'argine: nessuno ricorda di aver visto gli addetti raderla al suolo, anzi le attività economiche del piccolo borgo si sono autofinanziate per eseguire questi piccoli ma necessari lavori. Come al solito, è caccia alle responsabilità: compete al Comune? Al Consorzio di Bonifica? Al Genio Civile? Dante si dice sicuro che lo sfalcio sia in capo a quest'ultimo, ma serve un'autorizzazione comunale per procedere alle opere di ordinaria amministrazione, impantanata nel rimpallo della burocrazia.
Chi vive a Ca' Bianca combatte da anni contro questo e altro: le fognature delle case popolari sono a continuo rischio di esondazione, alcuni edifici presentano barriere architettoniche che limitano l'accesso a chi è disabile, senza contare gli episodi di violenza verificatisi più volte a causa del comportamento di qualche inquilino molesto, tardivamente assicurato alla giustizia. Il sindaco Ferro ha partecipato tempo fa a una riunione in loco, ma i residenti sconsolati affermano: «Non lo abbiamo mai visto, non sappiamo neanche se conosce dove sia Ca' Bianca».

CONTRATTI PORTA A PORTA, ATTENZIONE A DUE PRESUNTI INCARICATI ENEL CHE CHIEDONO LE BOLLETTE

Non sono passati certo inosservati, in questi giorni, due tizi ben vestiti che si sono aggirati per le case di strada Madonna Marina a Sottomarina e in altri luoghi della città, visitando i condomini e asserendo di essere incaricati del servizio elettrico, anche se non portano alcun cartellino di riconoscimento. I due operatori -ma non si esclude che stia girando una schiera di colleghi- una volta suonato il campanello chiedono di poter visionare le ultime bollette dell'energia del singolo utente, allo scopo -questo almeno dicono- di evitargli rincari dal luglio 2019 una volta che subentrerà il libero mercato all'attuale regime di maggior tutela.

I due si rivelano piuttosto insistenti, e a niente servono le richieste da parte dei clienti di ricevere il materiale cartaceo per valutare autonomamente la questione. Il più delle volte i due presunti venditori abbandonano i domicili dopo qualche minuto di discussione a vuoto. Non è assolutamente provato che si tratti di una truffa o che queste persone nascondano cattive intenzioni, il suggerimento comunque è di tenere gli occhi aperti, di informarsi preventivamente se Enel o altre società inviano questi rapporti e di non apporre per avventatezza la propria firma ad alcun contratto sottoposto sull'uscio di casa.

mercoledì 16 maggio 2018

OBBLIGO DI DIMORA PER ALBERTO GOLFETTO, MA FINO AL PROCESSO RESTA A PIEDE LIBERO

Processo per direttissima, stamane a Venezia, per Alberto Golfetto, il 30enne malvivente di origine padovana che, in barba al foglio di via comminatogli dal Commissariato di Chioggia, a mezzanotte ha tentato di rubare alle mercerie NKD di Sottomarina, venendo poi arrestato dalla polizia anche per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il Tribunale ha convalidato l'arresto in attesa del processo: per ora Golfetto, che resta a piede libero, si è visto imporre l'obbligo di dimora nel suo Comune di residenza, in provincia di Padova. Ma è scontato pensare che a un individuo simile ogni regola vada stretta, e pertanto non sarà improbabile ritrovarselo di mezzo a Chioggia e Sottomarina finché non guadagnerà la via del carcere.

CASSONETTO INCENDIATO A MEZZANOTTE A PUNTA POLI. RESIDENTI ESASPERATI


(immagine di repertorio)

Ancora un bidone della spazzatura è stato incendiato la scorsa notte a punta Poli, attorno alle 0.30. Il rogo, prontamente spento dai vigili del fuoco di Chioggia, non ha ancora una paternità, anche se fra i residenti c'è chi sospetta di una banda di giovinastri dediti all'alcool, e magari ad altro, verso la riva durante le ore piccole. Forse all'origine delle fiamme proprio un mozzicone. Il cassonetto è già stato rimpiazzato stamane. Non è la prima volta tuttavia che il quartiere viene preso di mira da atti del genere, e l'esasperazione degli abitanti è stata notificata in passato anche ai carabinieri.

SORPRESO A RUBARE A SOTTOMARINA NONOSTANTE IL FOGLIO DI VIA: GOLFETTO ANCORA NEI GUAI

Nonostante il foglio di via, emesso nelle scorse settimane dalla Polizia di Stato, il ladro seriale Alberto Golfetto non ha smesso di frequentare la città per portare a termine le sue azioni criminose. Attorno alla scorsa mezzanotte Johnny Biondo, il nome con cui è noto il 30enne padovano negli ambienti della malavita locale, stava provando a scassinare il negozio di mercerie NKD all'angolo tra via Po e via San Marco a Sottomarina, aggirandosi anche per un'ora nei paraggi prima di riuscire a entrare.
A quel punto, l'intervento di un cittadino non distratto ha coinvolto gli agenti del Commissariato di Chioggia, che una volta giunti in loco hanno provato a fermare Golfetto, il quale prima di essere arrestato ha opposto resistenza attraverso una colluttazione. Stamane al Tribunale di Venezia un nuovo processo per direttissima, con le imputazioni di tentato furto, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

lunedì 14 maggio 2018

"TI ACCOLTELLO": ANCORA MINACCE PER COMPARATO DOPO IL CASO ARDIZZON

Al ladro e tossicodipendente Mattia Ardizzon non è bastata la denuncia che, contemporanea al tentato furto di Saonara, lo ha portato agli arresti domiciliari. Ora anche i suoi amici più o meno occulti hanno preso a minacciare Andrea Comparato, editor di Chioggia Azzurra, per aver pubblicato le notizie relative alle sue scorribande. Ieri Andrea ha ricevuto due telefonate decisamente esplicite da tale Mario Penzo -già noto alle forze dell'ordine in quanto si era recato nell'ufficio dell'ex sindaco Giuseppe Casson con un coltello in tasca, pretendendo un posto di lavoro- il quale, con un linguaggio sconnesso, non ha certo usato mezzi termini per farsi “giustizia” da solo: «Se ti sparassi in testa sarei contento, fai bene ad andare fuori città, ricordalo, se al posto di Mattia ci fossi stato io ti avrei annegato, se mi denunci non metti più piede per strada, vergognati, sai quante botte ti do, spera che non ti incontri per strada oggi».

Già anni fa il figlio e il padre di Penzo apostrofarono Comparato per aver riportato nelle pagine del blog Chioggia Azzurra il fattaccio avvenuto in municipio, e lo stesso Mario minacciò Andrea per strada, venendo già denunciato per questo: «Me la sono legata al dito», ripete Penzo in questa telefonata, «e il coltello lo userò su di te. Se mi denunci sai mio padre cosa farà di te, quando ti incontrerà per strada?». Ricordando che Penzo ha altri precedenti per aver aggredito agenti della polizia locale, circostanza che gli è valsa tre giorni di detenzione, Chioggia Azzurra e Andrea Comparato non sono assolutamente intimiditi dalla vicenda: anche in questo caso, nelle prossime ore, si darà luogo a una nuova denuncia nei suoi confronti per minacce aggravate.

sabato 12 maggio 2018

ESCE DI GALERA E TORNA A RUBARE LE OFFERTE IN CHIESA A SAN GIACOMO: SMASCHERATO DALLE TELECAMERE

Non ha fatto tempo a uscire dal carcere, che Davide Penzo detto Barotti si è ripresentato ieri alla chiesa di San Giacomo per rubare la cassetta delle offerte lasciate dai fedeli, come già altre volte aveva fatto in passato. Ma le immagini delle telecamere di videosorveglianza, affidate dal parroco don Vincenzo Tosello alle forze dell'ordine, lo hanno smascherato.
Penzo non è certo nuovo a episodi del genere, specie con riferimento a macchine erogatrici: armato di cacciavite, in passato ha colpito al parcheggio Giove dell'isola Saloni, alla stazione ferroviaria, alla cittadella della giustizia e anche in alcuni esercizi del centro storico, circostanze che lo hanno portato prima agli arresti domiciliari e -dopo il processo- nella casa di reclusione veneziana di Santa Maria Maggiore.

MATTIA ARDIZZON AGLI ARRESTI DOMICILIARI DOPO UNA SETTIMANA DI FURTI E AGGRESSIONI

Mattia Ardizzon è agli arresti domiciliari. La misura cautelare, eseguita ieri verso sera dal nucleo operativo dei Carabinieri di Chioggia su mandato dell'autorità giudiziaria, si è resa necessaria dato l'aggravamento delle violazioni nella condotta del 35enne all'obbligo di dimora e di permanenza in orario notturno, cui era stato sottoposto dopo il furto di 100 euro dello scorso 21 aprile nell'abitazione di un anziano. Ardizzon, già noto alle forze dell'ordine, era stato arrestato in flagranza di reato a seguito di una richiesta d'intervento al 112: l'anziano era stato inizialmente tratto in inganno dal fatto che il malvivente si fosse presentato come amico del figlio.
Per aver pubblicato questa notizia, l'editor di Chioggia Azzurra Andrea Comparato lo scorso martedì è stato aggredito e minacciato lungo la riva Vena dallo stesso autore del reato, circostanza che a quest'ultimo è valsa una nuova denuncia penale. L'indomani, il 9 maggio, i carabinieri di Legnaro hanno di nuovo arrestato Mattia Ardizzon per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, dopo che il ladro era stato sorpreso a rubare 200 euro in un asilo parrocchiale a Saonara, nel Padovano: in quell'occasione il chioggiotto aveva avuto una colluttazione con un agente di polizia locale, rimasto ferito a terra.

venerdì 11 maggio 2018

INFERNO IN VIA SCHIAVO, GLI INCENDIANO LA MACCHINA PER LA TERZA VOLTA IN DUE ANNI

Assume contorni inquietanti l'incendio doloso sprigionatosi la scorsa notte, poco dopo le ore 2, nel parcheggio antistante la scuola Don Milani in via Domenico Schiavo a Sottomarina. A farne le spese, finendo integralmente distrutta, la vettura Kia modello Cee'd appartenente allo stesso proprietario di due veicoli e di una motocicletta dati alle fiamme altrettante volte a Borgo San Giovanni negli ultimi due anni.
Appare evidente che alla matrice dolosa si accompagni anche la pervicace volontà di colpire proprio quella persona. Sul posto si sono presentati, naturalmente, i vigili del fuoco di Chioggia e gli operatori del soccorso stradale, ai quali non è rimasto altro che trascinare con sé il rottame fumante del mezzo.

giovedì 10 maggio 2018

CONTROLLI DEI CARABINIERI NEI RISTORANTI: TRE ESERCIZI MULTATI PER 7500 EURO COMPLESSIVI

Durante la scorsa settimana, a Chioggia, l’equipaggio della motovedetta 803 della Compagnia Carabinieri di Chioggia, con l’ausilio di personale del Dipartimento prevenzione igiene degli alimenti e della nutrizione della ULSS 3 Serenissima di Chioggia, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia igienico-sanitaria, di procedure di autocontrollo HACCP e di tracciabilità degli alimenti nell’ambito della ristorazione, ha sottoposto ad ispezione tre ristoranti di Chioggia. Queste le violazioni riscontrate nei tre pubblici esercizi controllati:

1. nei locali adibiti alla preparazione delle pietanze, nel magazzino e negli spogliatoi di uno di essi sono state riscontrate precarie condizioni igieniche, per lo più consistenti in una carente pulizia generale, muri scrostati e mattonelle mancanti, piani di lavoro e utensili da cucina sporchi. Per tali motivi i carabinieri hanno proceduto a sanzionare il titolare per la violazione del Reg. CE 852/2004: la contravvenzione amministrativa pecuniaria ammonta a mille euro;

2. all’esterno, poco distante dal secondo ristorante, è stato individuato un locale adibito a magazzino per i prodotti alimentari e di altro genere destinati all’attività di ristorazione, risultato sprovvisto della necessaria registrazione sanitaria di cui ai Reg. CE 852 e 853 del 2004, e quindi non utilizzabile per tale finalità. A riguardo il titolare è stato dichiarato in contravvenzione per la violazione del D.Lgs. 193/2007, con sanzione pecuniaria pari a 3mila euro;

3. sono stati rinvenuti alcuni alimenti (circa 10 kg per un valore di 120 euro, sottoposti a vincolo sanitario e smaltiti), conservati all’interno del frigorifero in uso al terzo ristorante, privi delle etichette che ne attestassero inconfutabilmente la rintracciabilità di filiera. Infine, nel proseguo degli accertamenti, è emerso che il locale non era in possesso del necessario manuale di autocontrollo HACCP. Per detti motivi, il titolare è stato dichiarato in contravvenzione rispettivamente per la violazione del Reg. CE 178/2002, con sanzione amministrativa pecuniaria di 1500 euro e per la violazione del Reg. CE 852/2004 con sanzione amministrativa pecuniaria pari a 2mila euro.

Con l’approssimarsi della stagione balneare, nell’ottica di garantire ai cittadini ed ai turisti un sicuro soggiorno, i Carabinieri di Chioggia continueranno a vigilare quanto al rispetto delle norme in materia di alimentazione e alla sicurezza del territorio.

MATTIA ARDIZZON ARRESTATO PER FURTO E LESIONI. VASTA SOLIDARIETÀ A COMPARATO

La libertà di Mattia Ardizzon ha le ore contate. Ieri mattina infatti, il 34enne pluripregiudicato chioggiotto, che martedì aveva aggredito in riva Vena l'editor di Chioggia Azzurra Andrea Comparato, ha messo a segno un altro ignobile colpo derubando tre persone alla scuola dell'infanzia “Maria Ausiliatrice” della parrocchia San Martino a Saonara, in provincia di Padova: alle 9.15 Ardizzon si è presentato all'istituto, ha atteso di essere da solo poi ha svuotato tre borse lasciate incustodite, per un bottino di circa 200 euro. A quel punto qualcuno si è insospettito e Ardizzon ha provato a darsi alla fuga con lo scooter, venendo fermato in cortile da un agente della polizia locale, che lo stesso Ardizzon ha scaraventato a terra procurandogli ferite guaribili in pochi giorni.
Il ladro ha provato a confondersi nel mercato settimanale di Saonara, correndo e facendo cadere alcuni banchi di frutta, ma la collaborazione tra i passanti e i carabinieri lo ha consegnato alla forza pubblica dopo un inseguimento d'altri tempi. Ardizzon è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Legnaro, dove è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e furto aggravato: reati per i quali stamane è finito sotto processo per direttissima al Tribunale di Padova. L'uomo, tossicodipendente in preda alle droghe pesanti, aveva l'obbligo di dimora a Chioggia, oltre a quello di non uscire di casa la notte, mentre di giorno poteva cercarsi un lavoro dal momento che dopo gli ultimi furti (in specie quello in casa di un 90enne, del cui figlio si era finto amico) sarebbe stato anche licenziato. La madre e le sorelle ormai sono disperate e hanno bisogno del sostegno della comunità cittadina.

martedì 8 maggio 2018

CALCI, SPUTI E MINACCE DA MATTIA ARDIZZON, CHE VA A RUBARE IN CASA AGLI ANZIANI

Questa mattina, in riva Vena a Chioggia, l'editor di Chioggia Azzurra Andrea Comparato è stato assalito con calci, sputi e minacce da Mattia Ardizzon, un ladro che più volte -anche assai di recente- si è recato a rubare in casa ad un anziano, facendo pure lo spavaldo nei network. In giornata Andrea formulerà regolare denuncia per l'aggressione ricevuta. Le immagini e le parole sono eloquenti.

lunedì 7 maggio 2018

UN CANNONCINO CHE SCACCIA GLI UCCELLI DAI CAMPI SPARA DI NOTTE E TIENE SVEGLIA CA' LINO

Un paio di notti fa, nella frazione di Ca' Lino, più di qualcuno ha udito distintamente una serie di spari, a distanza regolare ogni pochi minuti, provenire dai dintorni di una coltivazione. Molto probabilmente si tratta di un cannoncino per tenere alla larga cinghiali e uccelli, e che agisce nelle ore in cui l'abitato è intento a dormire. La pratica è considerata legale, se rispetta i decibel dei volumi e soprattutto gli orari in cui può essere utilizzata: sta di fatto che molti si sono svegliati di soprassalto e non hanno poi potuto chiudere occhio. Circostanze del genere si sono verificate di recente anche in altre regioni d'Italia.

domenica 6 maggio 2018

TREDICENNE CHIOGGIOTTA ADESCATA E MINACCIATA SUL WEB: DENUNCIATO UN 16ENNE DI CATANIA

Ha fatto scalpore la notizia del coinvolgimento -suo malgrado- di una 13enne chioggiotta quale vittima in una brutta storia di minacce online da parte di un 16enne di Catania, al quale la giovane aveva inviato alcune proprie immagini discinte. Il ragazzo, dopo la prima conoscenza, aveva cercato di ottenere sempre di più, minacciando l'adolescente chioggiotta di mettere online il materiale scottante se lei non avesse accondisceso alle sue ulteriori pretese. Provvidenziale l'utilizzo della recente applicazione YouPol della Polizia di Stato, sorta proprio per sventare i casi di cyberbullismo: attraverso questo dispositivo, la 13enne si è messa in contatto con le forze dell'ordine per denunciare l'accaduto.
Al che gli agenti del Commissariato di Chioggia hanno identificato l'approfittatore dall'altra parte della penisola, e hanno informato i colleghi di Catania, i quali si sono presentati alla sua abitazione, denunciandolo per adescamento di minorenne e sequestrando il materiale classificato come pedopornografia, oltre al telefono dello stesso. Superfluo e scontato, ma non meno doveroso, invitare i giovanissimi ad avere più cura della propria immagine, rispetto di sé e informazioni afferenti all'educazione sentimentale, e i genitori a vigilare per quanto ormai possibile: d'altronde anche le nuove regole di Whatsapp e Facebook renderebbero stringente l'accesso ai minori di 14 anni, anche se il controllo parentale è giocoforza sempre più difficile.

sabato 5 maggio 2018

ARRIVATO IL FOGLIO DI VIA PER "JOHNNY BIONDO" GOLFETTO: PER TRE ANNI NON PUÒ METTERE PIEDE A CHIOGGIA

Alberto Golfetto, il pregiudicato "Johnny Biondo", ha 24 ore per lasciare la città dopo la notifica del foglio di via comminatogli dalla Polizia di Stato. Per tre anni il ladruncolo 30enne di origine padovana non potrà mettere piede nel territorio comunale, dopo la raffica di furti che lo ha visto protagonista nelle scorse settimane. Le forze dell'ordine sono fiduciose che il divieto verrà rispettato, anche se la sua infrazione comporterebbe solo l'ennesima denuncia, la quale andrebbe ad aggiungersi alla montagna di precedenti: solo opportunamente sommati, in base alle prescrizioni di legge, spalancherebbe a Golfetto le porte del carcere a seguito del processo. Anche nelle scorse ore una pattuglia ha perlustrato la zona di via Alga dove il malvivente aveva trovato rifugio, creando trambusto tra gli altri sbandati che vivono di espedienti criminosi.

giovedì 3 maggio 2018

COMMERCIO IRREGOLARE IN SPIAGGIA: I CARABINIERI MULTANO DUE BENGALESI E SEQUESTRANO LA MERCE

Nello scorso fine settimana, coincidente col ponte del 1° maggio, l’equipaggio della Motovedetta CC 803 della Compagnia Carabinieri di Chioggia, nel corso di specifici servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del commercio illegale sulle aree demaniali marittime del litorale di Sottomarina, fermava in spiaggia -nei pressi di alcuni stabilimenti balneari- due bengalesi, i quali portavano al seguito delle borse di plastica, all’interno delle quali veniva rinvenuta diversa merce, consistente in occhiali da sole di vario genere e colore, girandole, accessori vari per cellulari, braccialetti, orologi da polso, bandane e fasce per capelli. Il tutto era privo di marchi o loghi riconducibili a note case produttrici, e pertanto non contraffatti.
Tuttavia, essendo vietato detenere e trasportare, senza giustificato motivo ovvero senza la specifica autorizzazione, merce su area demaniale marittima che -per qualità e quantità- debba essere ritenuta finalizzata alla vendita, i due stranieri venivano dichiarati in contravvenzione per aver violato l’articolo 44 comma 3 “Zone Vietate” del Piano per il commercio su aree pubbliche del Comune di Chioggia. Tutta la merce sopra descritta, consistente in quasi 1200 oggetti aventi complessivamente un valore commerciale stimato di circa 4mila euro, è stata sottoposta a sequestro. Ai bengalesi è stata comminata una sanzione pecuniaria fino a 500 euro ciascuno.

martedì 1 maggio 2018

ISOLAVERDE SI PREPARA ALLA STAGIONE TURISTICA TRA IL DEGRADO E L'ABBANDONO DEGLI SPAZI PUBBLICI

Sta per deflagrare la stagione turistica anche a Isolaverde, che presto si riempirà di presenze prevalentemente tedeschi, olandesi e del Nord Europa. Al di là del ripascimento del litorale vicino alla foce del Brenta, però, molte sono le criticità che i residenti segnalano all'amministrazione e che non fanno certo fare bella figura con gli ospiti, oltre che peggiorare il livello di vita di chi nella frazione abita tutto l'anno.
Panchine rotte e pericolose per l'incolumità delle persone, staccionate di legno divelte e mai riparate, fermata dell'autobus con la pensilina semidistrutta, immondizie abbandonate fuori dai cassonetti: «Ciò che potrebbe essere un fiore all'occhiello per il Comune – dicono gli abitanti – sta via via diventando una periferia abbandonata a se stessa».
Si tratta di piccoli interventi, basta davvero poco per migliorare la percezione dell'ambiente circostante e dare l'idea di vivere un vero resort turistico: non bastano il mare e le strutture a trattenere per sempre chi sceglie una località per trascorrere le proprie vacanze, specie se arriva da lontano.